Cianciana è un piccolo paese collinare a 300 metri sul livello del mare, esposta a sud ovest sulla parte marina di Seccagrande con vista mare; circondata dai Monti Sicani, Cianciana ha temperature molto miti, un elemento apprezzato da coloro che decidono di trascorrere dolci giornate immersi tra sentieri e storie di zolfo, cui Cianciana è famosa all’estero, e passeggiate culturali che fanno uniscono arte visiva ad arte culinaria.
Dalle miniere di zolfo alle maccalube, un percorso nella natura
Cianciana è molto famosa per il suo zolfo che ad oggi ha un mercato internazionale e viene esposto nei più importanti musei minerari al mondo. Le miniere di zolfo di Cianciana, ormai abbandonate da circa 50 anni, sono dei siti molto interessanti per il recupero di reperti appartenenti alla vita industriale del secolo scorso. Oggi è ancora possibile vedere le tracce delle strutture che servivano per l’estrazione dello zolfo attraverso degli itinerari promossi dalla Pro Loco che permettono di ammirare, oltre il paesaggio, l’unica “bocca” rimasta aperta dopo che negli anni 2000 vennero chiuse tutte. Un monumento importante, relativo allo zolfo, è il Monumento degli zolfatari all’interno del parco comunale di Cianciana che risale a 20 anni fa. L’artista, Vincenzo Chiazza, che ha realizzato ad altezza uomo, carusi e lavoratori nella vita quotidiana del minatore.
In contrada Bissana si trovano le maccalube, sorgenti fangose con emissioni di metano e anidride carbonica da cui scaturiscono delle esalazioni fastidiose per l’olfatto umano. Ci sono due maccalube, chiamate Abisso grande e Abisso piccolo. Oggi l’emissione gassosa è poco rilevante, ma in passato, stando alla testimonianza dello storico Tommaso Fazello, il fenomeno era grandioso con getti d’acqua di notevole altezza. Questi vulcani di fango nel periodo tra giugno e luglio sgorgano dal terreno con acqua calda e sulfurea e creano questi piccoli vulcanetti.
Le grotte di Monte Cavallo si trovano in un’area boschiva e sono molto ricercate dagli amanti della speleologia per visite ed escursioni.
Altra suggestione : a Monte Calvario, che ha una vista panoramica a 360 gradi che si affaccia su un promontorio a 450 metri dal livello del mare, è stata realizzata una bella passeggiata che va verso il promontorio e verso la croce. Un luogo ricco di devozione soprattutto durante i riti della Settimana Santa.
Tra chiese e palazzi nel cuore di Cianciana
Girando per il centro storico di Cianciana, si resta affascinati dalle chiese imponenti, scrigni preziosi di tesori artistici realizzati da pittori e scultori. Tra le chiese, imperdibili da visitare :
La Chiesa Madre Santissima Trinità che venne costruita dal barone Girolamo Ficarra nel 1640 e portata a compimento dalla famiglia Joppolo cui all’interno sono presenti due opere d’arte: la statua di Sant’Antonio di Padova del celebre scultore Girolamo Bagnasco e la statua di marmo della Madonna Libera Infermi della scuola del Gagini.
La Chiesa del Carmine ha un’unica navata ed è di piccole dimensioni, con una facciata caratterizzata da una finestra trifora posta al di sopra del portale. L’abside è decorata con piccoli stucchi floreali e degli affreschi dei pittori Galeoto e Farruggia.
La Chiesa di Sant’Antonio fu fatta costruire dal principe Joppolo con gli annessi locali, destinati a convento, e donata ai Frati Minori. Rimase aperta al culto fino al 1866, anno in cui furono soppressi i beni ecclesiastici. L’edificio è a pianta rettangolare, presenta un’unica navata e termina in un’abside. La costruzione si può definire un esempio di barocco siciliano. Custodisce, oltre a pregiate statue lignee, un quadro di Sant’Antonio di Padova dipinto su legno e una grande tela che rappresenta la Madonna dell’Abito dipinta da Accursio Torretta. Nel 1962, dopo circa un secolo di squallido abbandono, la chiesa fu riaperta ed eretta a parrocchia.
Cianciana è una cittadina elegante con i suoi antichi palazzi nobiliari :
Palazzo Marino fu fatto costruire nel 1908 dal farmacista Marcello Marino. Nel passato l’edificio è stato utilizzato come sede municipale, oggi viene utilizzato come sede dell’unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo.
Palazzo De Michele-Abatellis la cui costruzione risale al 1860. L’architettura del palazzo è una sintesi di stili diversi. Il piano terra si presenta con delle aperture in stile neoclassico, il primo piano utilizza degli archi in stile gotico-normanno mentre le finestre dell’ultimo piano sono inserite dentro archi di stile Tudor, testimonianza della presenza inglese a Cianciana già nell’Ottocento con l’apertura delle miniere di zolfo.
Palazzo Joppolo che nacque come torre di avvistamento. L’aspetto imponente della struttura è alleggerito, in parte, dalla presenza di finestre e balconi, aggiunti in epoca successiva a quella della costruzione. Il portale d’ingresso è di stile Tudor. Nel XVII secolo la torre fu trasformata in abitazione da Ludovico Joppolo che la utilizzerà come palazzo ducale. In questo palazzo nacque nel 1872 il poeta Alessio Di Giovanni.
Molto importante è la Torre dell’Orologio, costruita a cura del Comune nel 1908, posta tra i Casotti. L’orologio ha due quadranti a numeri romani, uno rivolto a sud verso la Salita Regina Elena e l’altro a ovest in direzione del Palazzo Joppolo. La torre è stata realizzata con l’uso di pietra prelevata esclusivamente in contrada Millaga. Da molti ciancianesi la Torre dell’Orologio è considerata il simbolo cittadino.
È presente una villa comunale in cui si possono ammirare la piccola Torre Eiffel, costruita dai minatori, e il monumento allo zolfataro, opera di Vincenzo Chiazza inaugurata nel 2004.
Festa del raccolto tra culto e riscoperta dei grani antichi
La notte tra il 31 luglio e il 1° agosto si svolge a Cianciana una festa che ha tutto il fascino delle antiche feste pagane che si celebravano in onore delle divinità della terra per ringraziarle di aver favorito un buon raccolto: la “mangiata di ciciri e favi”. Le strade di Cianciana sono illuminate da fuochi sui quali vengono messi a cuocere in grosse pentole ceci, fave e frumento. Attorno a questi fuochi si raccolgono diverse persone che trascorrono la nottata tra musiche e balli. La sagra dà l’avvio all’estate ciancianese, una manifestazione che prevede numerose serate animate da concerti, spettacoli teatrali, cabaret e degustazioni di prodotti tipici locali. A tutti i visitatori viene offerto un piatto tipico a base di fave secche cotte, ceci e una piccola quantità di frumento, olio evo locale, accompagnato da vino rosso e alla fine viene offerto o un panino con le panelle e/o frutta o le sfince di San Giuseppe.
L’importanza della festa del raccolto viene messa ancora più in risalto con la riscoperta dei grani antichi siciliani, che ha permesso un aumento della coltivazione e per questo, oltre alla festa del raccolto, Cianciana ospita nel suo paese la “Sagra dei grani antichi” con show-cooking, animazione, convegni legati ai grani, ceci (tra cui il cece rosso), legumi.
Tra le altre feste segnaliamo:
La festa di San Giuseppe seguita da una grande devozione di tutta la cittadinanza con pietanze tipiche che si condividono, tutti sono invitati a mangiare a pranzo la pasta con le sarde con la salsa e a forno, la minestra con legumi e verdure, le frittelle, sfince, pignolata(cavateddi), cardi, asparago selvatico.
La Settimana Santa è una ricorrenza cristiana alla quale tutto il popolo di Cianciana sempre stato legato in maniera particolare. Degna di nota è la rappresentazione vivente della Passione e Morte di Gesù Cristo, che ogni anno coinvolge il paese. Le processioni che si svolgono in questi giorni sono tutte accompagnate dal tradizionale “lamentu”, brani eseguiti da un coro polifonico maschile senza accompagnamento musicale. Ogni brano del “lamentu” sottolinea un momento diverso delle rappresentazioni sacre.
Cosa mangiare a Cianciana?
A livello agroalimentare Cianciana è un paese che vive di agricoltura con la produzione di olio, grano duro e la riscoperta dei grani antichi ha permesso di ampliarne la produzione. A Cianciana c’è ancora chi li mulina realizzando delle chilometro 0. Importante anche la produzione di mandorla..
I luoghi dove gustare un buon piatto tipico o una pizza non mancano e una tra le pizzerie più famose è “Cortile Halykos” che propone una pizza con un impasto di grani antichi. Il nome di questa pizzeria viene ricavato da una storia: il territorio di Cianciana confina a sud con il fiume Platani, un fiume salato perché ci sono dei giacimenti di sale che l’acqua trova durante il percorso e nel periodo greco si dice che Halykos, re greco, è salito tramite il fiume nel paese, Sant’Angelo Muxaro, costruendo insediamenti importanti di periodo greco. La pizzeria ha la particolarità di essere stata ricavata da una casa storica con cortile, un pozzo e un giardinetto. Le stanze sono state ricavate dalle stalle con pietra a vista e archi.
Per chi vuole gustare un buon cannolo con bucce fatte a mano, la pizzeria “La Torretta” è specializzata nei dolci di ricotta Santo Stefano di Quisquina.
Al “Bar Sant’Antonio” un must è la granita di gelso, mentre creme di pistacchio e mandorla, panettoni e colombe sono la specialità del” Bar Li Casotti” che ha partecipato all’Expo di Milano.
Photo Credits Copertina: Pinin)AG(, Public domain, via Wikimedia Commons
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