Attesissimi a Lavica Gourmet Festival, saranno anche gli chef Sara Scarsella e Matteo Compagnucci, stella Michelin per il loro ‘Sintesi’ ad Arriccia e fuori classe di Les Collectionneurs.
La parola ‘Sintesi’ è molto complessa per via delle mille accezioni che comprende. In ogni ambito del sapere viene declinata in una sfumatura diversa, ma sembra che il nocciolo essenziale sia quello di comporre due o più oggetti in un’unità identitaria e armonica. Sebbene il termine sia mutuato dalle scienze teoretiche, è in cucina che forse diventa più significativo, perchè è tra coltelli e ingredienti diversi che si ha la possibilità di comporre un piatto unico in cui si armonizzano ingredienti, sapori, colori, ricordi, persone.
Gli chef Sara Scarsella e Matteo Compagnucci padroneggiano appieno il senso della parola sintesi, nella vita lavorativa e in quella privata, e oggi hanno deciso di raccontarsi un po’ a Sicilia da Gustare.
Partecipare a Lavica è per noi un momento di confronto con altri colleghi, un momento per far rete.
Qual è stata la genesi del progetto ‘Sintesi’?
Sintesi è il nostro progetto nato dalla volontà, dopo diverse esperienze all’estero, di investire e scommettere sulla nostra provincia. Siamo 3 soci: Sara e Carla Scarsella (sorelle e rispettivamente chef e responsabile di sala/sommelier) e Matteo Compagnucci (chef, di origini marchigiane). Noi chef ci siamo incontrati da Caino e dopo qualche anno siamo partiti con l’idea di conoscere nuove tecniche, nuovi ingredienti e nuove tipologie di cucina. Al nostro rientro in Italia è stato naturale pensare di costruire il nostro progetto perchè anche mia sorella Carla, nel frattempo, si era diplomata all’AIS con il solo obiettivo di coltivare una passione che poi è diventata il suo lavoro. Anche per Matteo l’idea di trasferirsi ai Castelli Romani è stata naturale, venendo da un piccolo paese nelle Marche, è stato per lui semplice vivere questa cittadina come una nuova casa.
La cucina è il linguaggio con cui si esprime il territorio. La vostra che territorio esprime, nelle sue varie suggestioni?
Nella nostra cucina vogliamo raccontare la nostra identità fatta anche delle nostre esperienze vissute all’estero (dal nord Europa all’Australia), utilizzando materie prime del nostro territorio (ad esempio il pesce di lago) o i vegetali, molti anche del nostro orto. Nei nostri piatti ci sono pochi ingredienti e ad ognuno cerchiamo di dare il giusto spazio esaltandone le caratteristiche; ci piace che il gusto sia chiaro e tutte le tecniche che utilizziamo hanno lo scopo di esaltare i singoli elementi ed il piatto nel suo complesso.
C’è un ingrediente siciliano, una ricetta che vi stuzzica a tal punto da volerla rielaborare e riproporre nel vostro locale?
Per noi sarà la prima volta in Sicilia, e per questo non vediamo l’ora! Potrà essere per noi un momento di crescita e di scoperta e anche per poter portare qualche cosa di nuovo ad Ariccia.
Come ci si sente ad aver raggiunto la stella Michelin?
La Stella Michelin è stato per noi un importantissimo riconoscimento ed anche un momento importante di condivisione con i nostri collaboratori, ma anche con i nostri clienti (e con la comunità di Ariccia) che si sono mostrati felicissimi e che sono la grande soddisfazione ed il grande sostegno per chi come noi svolge questo lavoro.
Come mai avete accettato l’invito a lavica?
Partecipare a Lavica è per noi un momento di confronto con altri colleghi, un momento per far rete. Il ristorante è chiuso 2 giorni a settimana anche per consentirci di trascorrere qualche giornata fuori e partecipare a degli eventi.
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