San Vito lo Capo, 5 luglio 2025 – Ha preso il via “Terr’eMare – Castelluzzo tra saperi e sapori”, la rassegna che fino al 6 luglio risveglia l’anima più profonda della Sicilia. L’evento, organizzato dall’ASC Castelluzzo con il contributo del Comune di San Vito lo Capo, è finanziato dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e rappresenta un omaggio alle radici millenarie di un’isola che custodisce gelosamente i segreti dei suoi sapori e delle sue tradizioni.
PRIMA GIORNATA: LE RADICI CHE NUTRONO L’ANIMA SICILIANA – La prima giornata di “Terr’eMare” ha trasformato Piazza Don Vito Barraco in un teatro dei sapori siciliani. Il Piccolo Villaggio del Gusto ha aperto le sue porte ai visitatori con specialità della tradizione: il celebre cous cous nelle sue varianti storiche di carne e pesce, la tipica pecora bollita e la trippa, i raffinati dolci di ricotta e le soffici sfince che profumano di antica maestria dolciaria.
Le melodie del Gruppo folk Cala Bukuto hanno trasportato il pubblico nel cuore pulsante della musica popolare siciliana, mentre l’animazione per bambini con Salvo Gatto ha regalato attimi di gioia e divertimento anche ai più piccoli, rendendoli protagonisti di questa autentica festa di sicilianità. Tra i momenti più attesi, “Frascino Officinali” ha svelato la sapienza antica delle erbe officinali siciliane, custodi di segreti tramandati di generazione in generazione. Il clou della giornata è stato il cooking show “L’intreccio della cassatella…in brodo di pesce” – il piatto simbolo dell’evento che racchiude l’essenza della cucina siciliana. Gli chef Giusi Tilotta e Giovanni Torrente hanno dimostrato come le delicate cassatelle di ricotta si sposano armoniosamente con il profumato brodo di pesce, preceduti dall’approfondimento sui 52 grani antichi siciliani – tesoro genetico dell’isola – a cura di Rosaria Miceli dell’Azienda agricola Miceli di Buseto Palizzolo.
La serata è continuata con il cabaret siciliano di Giuseppe Castiglia, dove l’ironia nata dalla saggezza popolare ha strappato sorrisi e applausi, per concludersi con il ballo liscio insieme a “Gli Scacciapensieri”.
L’evento esalta un patrimonio che affonda le radici nell’epoca romana, quando la Sicilia era il granaio dell’Impero. I 52 grani antichi siciliani – più di un quinto delle 250 varietà italiane – rappresentano un tesoro genetico unico al mondo, simboleggiato nella stessa trinacria regionale ornata dalle spighe di grano.
Castelluzzo custodisce ulivi millenari che sono testimoni viventi di una continuità agricola ininterrotta, mentre le ricette tradizionali raccontano storie di saggezza culinaria tramandata da madre in figlia.
Il sostegno regionale riconosce questi beni culturali immateriali come pilastri dell’identità siciliana, dove ogni piatto è un racconto, ogni sapore una memoria.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI – LA SICILIA CHE DANZA E RICORDA
SABATO 5 LUGLIO – L’ARTE CHE VIVE NEL SANGUE SICILIANO – La seconda giornata si aprirà con “A Tunnara” – il canto del mare che si fonde con la terra siciliana. Il momento più atteso sarà la presentazione di “Le ricette del Convento” dei frati benedettini dell’Abbazia di San Martino delle Scale, dove la spiritualità si fa cibo e la tradizione monastica custodisce antichi segreti culinari, celebrati anche su Food Network.
La serata esploderà con la rassegna di danza che vedrà esibirsi le scuole Clamar Dance Academy, International Dance Academy, Magic Dance, Passione Danza e Ritmosfera Dance – giovani talenti che portano avanti l’arte del movimento siciliano. I “Ragazzi della Vucciria” metteranno in scena la street dance che nasce dai mercati storici di Palermo, prima del DJ set anni ’90 che farà rivivere i suoni che hanno accompagnato una generazione.
DOMENICA 6 LUGLIO – MEMORIA E ORGOGLIO SICILIANO – La giornata conclusiva vedrà sfilare il raduno di Vespe e Lambrette dei club siciliani – simboli di un’epoca che ha segnato la storia dell’isola, mentre la musica folk al tramonto accarezzerà l’anima con melodie che parlano di mare e di terra.
Il cuore pulsante della serata sarà alle ore 20:00 nel suggestivo Golfo di Macari con la presentazione in anteprima di “Il Paradiso Salvato”, documentario di Nicola Biondo e Giacomo Di Girolamo che racconta l’eroica battaglia civile dei primi anni ’70 quando i siciliani si unirono per salvare la costa tra San Vito lo Capo e Custonaci dalla minaccia di un polo petrolchimico. Una storia di orgoglio e resistenza culminata nel voto decisivo dell’Assemblea Regionale Siciliana del 30 novembre 1970, guidata dall’assessore trapanese Vincenzo Occhipinti.
La notte si accenderà con gli artisti di strada Mangiafuoco – custodi dell’antica arte circense siciliana, il live show de “I Centoquattro” che farà vibrare l’aria con sonorità isolane, arricchito dalle performer di Time to Show, concludendo con uno spettacolo pirotecnico che illuminerà il cielo di Sicilia.











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