Al Giardino di Pietra, il ristorante fine dining del Castello San Marco Charming Hotel a Calatabiano, nasce una nuova sala interna. Uno spazio intimo e raffinato, dove lasciarsi avvolgere dal calore dell’accoglienza per vivere, in ogni stagione, la magia di una cucina che dialoga con i sensi
Venerdì 11 aprile il Castello San Marco Charming Hotel&Spa a Calatabiano, incantevole dimora di fine ‘600 incastonata tra le pendici dell’Etna e Taormina, ha inserito un nuovo tassello nel grande mosaico della propria storia: la riapertura e il restauro della sala interna del suo ristorante fine dining, Giardino di Pietra.L’inaugurazione si è svolta in serata con un’atmosfera fascinosa, che ha accolto ospiti e addetti del settore, attraverso diversi cooking demo, live cocktail bar e aperitivi lungo un percorso degustativo coinvolgente concepito per narrare la filosofia di Giardino di Pietra contraddistinto da una cucina gourmet che esalta la cultura enogastronomica siciliana mantenendo un profondo rispetto per le materie prime locali e il territorio etneo.
La nuova sala interna di Giardino di Pietra
La ristrutturazione della nuova sala interna del Giardino di Pietra, che può ospitare sino a 50 persone, è stata curata dall’architetto Lucia Papa.All’ingresso si viene catturati dall’eleganza semplice dello spazio con un’armonica disposizione di tavoli color rosso mattone e poltrone in velluto bordeaux. Le pareti in legno foderato in tessuto naturale tinta verde azzurro, che avvolgono il ristorante, sono impreziosite da tre nicchie con raffigurazioni di santi affrescate dal maestro Salvatore Pluchino.Chiaro è il riferimento alla pregiata iconografia sacra siciliana. Entrando, sembra di portarsi dentro il paesaggio circostante: i colori dell’arredo evocano la forza della lava dell’Etna e la bellezza del mare, che da lì si può quasi sentire, appena sessanta metri più in là. Ogni dettaglio, dalla scelta dei materiali all’uso strategico delle luci, pare sussurrare la storia di questa dimora affacciata tra fuoco e acqua.
La serata inaugurale tra gusto ed eleganza
Durante la serata un video mapping proiettato sulle mura del maestoso castello ha introdotto i presenti all’esplorazione di ambienti, luoghi e spazi tra l’ingresso di Castello San Marco, il Giardino Arabo, l’antico Palmento realizzato nel 1892, la sala esterna e la nuova sala interna di Giardino di Pietra, nucleo pulsante dell’evento, dove ad attenderli vi erano assaggi proposti in varie postazioni.
Diverse le creazioni proposte da Giuseppe Bonaccorso, sin dal 2005 executive chef di Giardino di Pietra. Essenza di Primavera,un soffice di fave e finocchietto selvatico con cuore cremoso di piselli e maionese di costolina siciliana, ha aperto il percorso facendo emergere i profumi, i colori e i sapori dell’orto biologico di Castello San Marco. Abbiamo avuto il piacere di apprezzare anche uno dei piatti iconici della filosofia del ristorante che vede protagonista il gambero bianco di Mazara, dal gusto intenso e la dolcezza delicata: la Tartara d’Ammaru Biancu di Sicilia, servita in infusione di fiori di campo con crema al mandarino. Una proposta che incarna l’attenzione verso una cucina sostenibile in cui si privilegia una specie ittica, meno nota rispetto al celebre gambero rosso, ma con minore pressione sulla risorsa marina. Queste prelibatezze culinarie sono state accompagnate dai vini prodotti dalle cantine protagoniste della carta del ristorante.
La storia di Castello San Marco
Originaria residenza del principe di Palagonia Ignazio Sebastiano Gravina Cruyllas, Castello San Marco è di proprietà della famiglia Murabito che rilevò la struttura nel 1971 con l’intento di farne un albergo diffuso. Ci troviamo infatti in uno degli angoli più incantevoli della Sicilia orientale ove soggiornare per scoprire l’Etna, Taormina, l’Isola Bella o le Gole dell’Alcantara. Questa antica e prestigiosa dimora ospita lo charming hotel, dotato di SPA, piscina e lido privato, composto da 29 camere ricavate da antichi casolari inserite all’interno del lussureggiante parco tra alberi di agrumi e olivi.
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