A Castelbuono, la Madeleine del gusto dal 1977 ha un preciso indirizzo : il biscottificio dei fratelli Tumminello. Al civico, 11 di via Cefalù, al panificio S. Giuseppe, in questa bottega dal fascino “vintage” batte il “cuore” della grande famiglia Tumminello. Nel laboratorio della picola “putia” dove da 40 anni si fa il pane, la pizza, lo sfincione il cui impasto leggero pari ad una nuvola lo rende imperdibile per consistenza e gusto, nascono i biscotti Tumminello, leggendari per bontà. I burrini, i ricci a forma di rettangolo o quelli a forma di “S”, da inzuppare nel latte, dall’inafferabile profumo d’infanzia, schiudono in un baleno i cassetti della memoria di giovani e non. “Mettere le mani in pasta” con passione, nel segno della qualità e della genuinità delle materie prime, è nel dna di famiglia. “Onestà” il mantra che lega le due generazioni quella delle sorelle Arcangela e Rosa sposate con i fratelli Lucio e Vincenzo che lo hanno trasmesso ai rispettivi figli che oggi guidano, con vis imprenditoriale innovativa, l’azienda.
“Sono un avvocato prestato ai biscotti”. Ride Giovanni Tumminello che dopo una decennale esperienza a Milano in uno studio forense, nel 2011 insieme alla moglie, decide di dare una sterzata alla sua vita. “L’altrove”, in realtà erano le sue radici. Con il fratello Antonio, commercialista, responsabile degli aspetti finanziari dell’azienda, insieme ai cugini Antonio e Valentina, rispettivamente responsabile dell’area commerciale e dell’amministrazione, una laurea in filosofia il primo ed una laurea in economia aziendale per l’unica donna del team, decidono di dare un input nuovo all’attività. ” Ci siamo trovati di fronte ad un bivio- racconta- con i nostri genitori anziani l’azienda rischiava di chiudere e non volevamo che anni e anni di sacrifici fossero buttati al vento. Sarebbe stato- chiosa Giovanni– un sacrilegio”.
Sveglia a mezzanotte, senza feste, nè vacanze. “Ma noi siamo stati felici così. Non ci hanno mai fatto mancare nulla anzi hanno voluto fortemente per noi un’altra vita, investendo negli studi universitari perchè, come in effetti è stato, ci avrebbero aperto altre prospettive. Tant’è -racconta- che quando mio padre Lucio seppe della mia decisione di ritornare lasciando alle spalle una carriera di avvocato ben avviata, ci rimase male.” Giovanni, le mani impolverate di farina, si occupa oggi della produzione.
” Anche la farina scorre nelle mie vene” , dice ricordando un aneddoto di quando, rimasto orfano di madre all’età di 10 anni, il padre lo portava con sè al panificio di notte dove poi inevitabilmente il piccolo si addormentava proprio su quei sacchi di farina che oggi, in mix con la creatività, sono il fulcro del suo lavoro.
Oggi la new generation Tumminello attualizza la tradizione nel processo innovativo e, nel nuovo biscottificio inaugurato lo scorso 14 aprile, 2mila metri quadri al centro di una grande vallata alle porte di Castelbuono, preme sull’acceleratore dell’eccellenza, dell’innovazione con investimenti in macchinari d’avanguardia da una parte e di formazione di risorse umane dall’altra con giovani under 35 che hanno la possibilità di restare in un territorio che si va sempre più spopolando.
Sguardo al futuro sì ma con i piedi ben piantati in quei valori in cui sono cresciuti, i Tumminello hanno orientato la produzione alla valorizzazione del ricco patrimonio di biodiversità dell’ Isola. Dai ricci alle mandorle al pistacchio, dai cosi chini agli zuccotti ai cantucci con mandorle tostate a quelli con cioccolato di Modica Igp, nel segno del loro claim “bontà & salute” , hanno creato anche , tra le ultime novità,i biscotti alla manna e scorza di arance o quelli alla manna e grano saraceno consigliati per i diabetici e i biscotti ai grani antichi siciliani. Presenti nella grande distribuzione ma anche in canali di nicchia, “abbiamo piantato alcune bandierine- dice Valentina– in Australia, in alcuni Paesi Europei e, sempre attenti a soddisfare le esigenze dei nostri clienti, abbiamo avviato la produzione di biscotti mela e cannella particolarmente richiesti dal mercato americano”.
Il nuovo biscottificio è un laboratorio di delizie tout court, dalla preparazione alla cottura fino al confezionamento con circa 1550 pacchi al giorno.
Premiati con la Menzione Speciale, lo scorso febbraio a Legnano, per l’ Italy Food Awards, l’Oscar per le aziende dell’agroalimentare, sono innovativi anche nella comunicazione con un packaging ispirato al brand Sicilia. Non solo nei colori ma soprattutto nei contenuti con il progetto Arcà, latte d’autore disegnate da artisti dell’ Isola per portare nel mondo il bello e il buono della sicilianità. “ Il prossimo anno- spiega Antonio, l’ideatore del progetto nato nel 2021 e dedicato alla zia Arcangela, Arcà appunto- diventerà un concorso internazionale che coinvolgerà anche artisti siciliani che vivono all’estero“. In controtendenza, hanno affidato la loro comunicazione , oltre ai social, anche al magazine cartaceo bimestrale ” Foodarti” che racconta, con testi, rubriche e fumetti colorati, la filosofia aziendale.
” Stiamo già lavorando- annuncia Antonio– alla presentazione di una raccolta dei nostri fumetti che sono realizzati dal tandem creativo di Danilo Deninotti, sceneggiatore e Giuliano Cangiano, disegnatore”. Fucina di idee, nel nuovo biscottificio fervono intanto i preparativi per “mordere” l’estate 2024 con i loro primi biscotti salati che, anticipa Giovanni, “saranno al rosmarino, all’ olio evo, al finocchetto o al rosmarino per un aperitivo buono e salutare anche in spiaggia”. E se il core business della produzione è radicato a Castelbuono, c’è anche il tempo di sognare, ad occhi aperti, uno show room by Tumminello oltre lo Stretto.
PH Credits: Robert Goodman – Valentina Minutella
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