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Casa Sanremo 2023 – 4 Chiacchiere con…Davide Di Dio – Il carrettino – Piazzaiolo ufficiale

Anche Enna si affaccia sul mare.

Tutto merito di Davide di Dio, che per la seconda volta di fila si conferma pizzaiolo ufficiale a casa Sanremo, ed è pronto a far scoprire a tutti i cantanti in gara e gli addetti ai lavori i sapori tipici dell’entroterra siciliano. E se il fiore all’occhiello è senza dubbio il piacentinu ennese dop, a Sanremo lo chef di Dio porta un vero e proprio bouquet di colori e gusti, come tradizione vuole.

Se la prima nomina è una conquista, che riempie d’orgoglio, la seconda ha il sapore della consacrazione del proprio lavoro. Così oggi, vogliamo ripercorrere con Davide Di Dio il suo percorso e tracciare un sentiero verso la prossima ambiziosa meta.

Come e quando è iniziata la sua avventura da pizzaiolo?

Ho messo le mani in pasta che ero piccolino. La mia famiglia ha avviato la propria pizzeria nel 1975, quando a vincere il festival di Sanremo è stata ‘Ragazza del sud’ di Gilda. Ed è proprio a una ragazza, meglio donna del sud, che devo la mia passione e il mio lavoro. Mia Mamma mi trasmesso tanta esperienza e fiducia e a 18 anni mi sono sentito pronto a gestire la grande eredità di famiglia. 

Cosa è cambiato da quando ha cominciato?

È una domanda la cui risposta potrebbe essere infinita, perché è davvero cambiato tutto: è cambiato il modo di lavorare, sono cambiati i ritmi, sono cambiate le farine, gli impasti, la lievitazione, ma soprattutto sono cambiati i clienti dal palato sempre più educato.

Come esprime nel suo menù il legame alla Sicilia? 

Riprenderei il filo del discorso della mia ultima risposta. Il palato del cliente è sempre più esigente e, se prima lavoravo una sola tipologia di farina, adesso per accontentare i palati di tutti lavoro con farine particolarissime, che affondano le radici nella tradizione siciliana. Io rimango un fedele cultore dell’impasto tradizionale, ma su richiesta le nostre pizze hanno base di chia, tumminia, o cereali siciliani.

Che idea di cucina porta a Casa Sanremo?

Anche quest’anno a Sanremo porto la mia terra, che è fatta di prodotti fantastici, ma soprattutto di gente fantastica. È grazie al loro affezionato supporto, e alla loro gioia quando mangiano la mia pizza che io mi sento motivato a raggiungere sempre nuove vette di sofia nel mio settore e proporre abbinamenti colorati e intensi come quello barbabietola e guanciale dei Nebrodi.
L’anno scorso ho proposto una pizza con protagonista il piacentino con crema d’asparagi, invece quest’anno viro su nuovi orizzonti, con una pizza che coniuga gambero rosso di Mazzara e il tartufo nero di Capizzi.  

La pizza che la rappresenta? 

Forse la pizza che mi ha consacrato e a cui ho dato il mio nome. La Pizza Davide è condita con stracchino fresco, porcino dell’Etna e prosciutto cotto stagionato: tutti ingredienti fortemente identitari che raccontano me e il mio territorio.

Che cosa si aspetta dopo l’esperienza di Casa Sanremo?

Dopo Casa Sanremo, l’obiettivo è quella di lavorare e ancora lavorare affinché ‘il carrettino’ diventi la casa del gusto per tutti i miei clienti. Lavoro per la loro soddisfazione, quindi cerco sempre modi per migliorare il servizio e garantirgli un’esperienza gastronomica indimenticabile.

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