Non basta conoscere le note musicali per creare capolavori, ma è il modo in cui le metti insieme che fa la differenza. Senza nulla togliere o aggiungere ad altri prodotti d’eccezione, di cui la nostra bella Isola è ricca, oggi parliamo di un ritorno al passato, non come nostalgica evocazione di ciò che fu, ma come ricerca di un gelato autentico che il concetto di normato, veloce e subito disponibile hanno fatto perdere.
Si dice che le coincidenze siano il primo gradino per l’illuminazione e il fatto che tre persone diverse per vissuto, formazione e professione cercassero da tempo la stessa cosa, ha finito per metterli insieme nonostante venissero da luoghi diversi ovvero Altofonte, San Cipirello e Palermo. Da questa sorta di tolkeniana compagnia nasce il progetto “Casa Panna”; ma andiamo per gradi e conosciamo i nostri protagonisti prima di arrivare a questo gelato che sa di antico e vero, perché usa materie “di prima mano” autoprodotte in caseificio e impossibili da impiegare per chi normalmente fa gelato, seppur di eccellente qualità.
Loro sono Michele Baviera maestro gelatiere da quattro generazioni a partire dal bisnonno, Monzù Tanino, Diego Bonura casaro “innovatore” e Francesco Caravello, ex ristoratore e divulgatore di Sicilianità!
“Casa Panna” nasce a San Cipirello – Valle dello Jato-, dalla necessità che aveva l’azienda- della quale Diego è responsabile di produzione- di creare un prodotto estivo poiché, lavorando essenzialmente latte di pecora per alcuni mesi lo stabilimento era improduttivo. L’azienda produceva però uno degli yogurt più conosciuti nel palermitano, ad alto contenuto proteico e con latte scremato e decide dunque di proporlo nella versione frozen, che ha subito il suo successo. A questo punto arriva lo step successivo, nato da una semplice domanda del figlio di Diego: ma con questi macchinari che utilizziamo per il frozen, il gelato, si può fare? ovviamente si!
Da qui inizia la ricerca, commissionata a vari tecnici esterni, per creare un gelato consistente e cremoso che riprendesse un po’ lo stile del loro yogurt ma i risultati, seppure eccellenti, non soddisfano Diego e sconfortano il figlio che teme di dover rinunciare. Ma Diego non è uomo da rinuncia e inizia a studiare finché arriva l’idea: ma se abbiamo il latte fresco che raccogliamo ogni mattina dalle nostre aziende, se abbiamo la panna fresca, se abbiamo i macchinari perché non lo facciamo noi questo gelato scegliendo, ove possibile, prodotti a km zero, per creare i vari gusti? E inizia così la produzione. Ma se creare un buon gelato, è di per se cosa buona, senza comunicazione non si va lontano. E a questo punto della storia arriva Francesco Caravello, che di comunicazione se ne intende!
Provato il gusto nocciola Francesco impazzisce per l’esplosione di gusto che prova e chiama l’amico Michele Baviera, maestro gelatiere la cui storia familiare nell’ambito risale al 1882 e senza presentarlo come professionista nel settore gli fa provare, nello stabilimento di Diego, la base del gelato ovvero il fior di latte. Ma Michele invece di assaggiarlo ci gioca, lo gira per capirne la consistenza e finalmente trova quel prodotto che da anni cercava di fare con Francesco: il gelato di bisnonno Tanino! Da qui nasce l’idea di creare un marchio unendo le materie prime “fresche” che solo Diego come casaro può avere, la conoscenza di Michele in questa arte e le capacità di comunicazione di Francesco perché, se già il prodotto era eccellente, come dice Michele “c’è sempre spazio per migliorare”!
Ed ecco che nasce la versione di “Casa panna” distribuito a oggi in pochi e selezionati punti vendita, perché essendo un prodotto quanto più prossimo al “naturale”, la produzione ovviamente non può superare un certo limite quantitativo.
Oggi Casa Panna lo troviamo nella versione sorbetto con fragole di Marsala o limone di Ciaculli, invece il gelato ha le seguenti varietà: fior di latte, ovvero la “base” con panna pura, zuccheri e come unico addensante per tutta la produzione la farina di semi di carrube. Nocciola, con un mix creato e ideato dai tre soci con una miscela da loro sperimentata a partire dalle migliori varietà italiane. Cioccolato, prodotto con il metodo antico del Monzù citato e un cacao che proviene da importatori olandesi. Vaniglia, bianco come il fior di latte ma ottenuto con vere bacche di vaniglia che colorano di scuri puntini il bianco candido del fior di latte. Caffè, ottenuto da una miscela studiata appositamente dai nostri amici per il loro gelato.
Il packaging di “Casa Panna” segue lo stesso concetto di “naturale” del gelato e la tendenza green del marchio, secondo gli ideali dei tre amici: un contenitore di cartone riciclabile con un solo velo di plastica leggera a saldatura del prodotto come vogliono le norme comunitarie, ma è il solo strappo, dovuto, ad un gelato creato a partire da latte raccolto ogni mattina da aziende del territorio come Roccamena, Camporeale e Corleone, dalla panna ottenuta dalla sua immediatamente lavorazione con l’unica passaggio della pastorizzazione, quantità ridotta di zuccheri e un addensante totalmente naturale.
La tendenza di “Casa Panna” è di proseguire la strada della valorizzazione de prodotti siciliani, non usati soltanto laddove non sono prodotti nell’Isola e la continua sperimentazione alla ricerca di quel “naturale” che è come un tailleur di Chanel: non passa mai di moda!
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