Centinaia di appassionati hanno partecipato all’appuntamento con la cantina di Marzamemi, arricchito da interessanti Masterclass proposte dai vignaioli in biologico.
Il Movimento Turismo del Vino lo aveva preannunciato a gran voce: anche in Sicilia le aziende vitivinicole associate sarebbero state tra le grandi protagoniste dell’appuntamento nazionale con “Cantine Aperte 2022”. E così è stato! Un’edizione tanto attesa, tanto sognata e infine tanto vissuta, con calici alzati a suon di brindisi e con una nuova voglia di raccontare ciascuno il proprio territorio, la propria vigna, la propria visione del mondo attraverso uve, vendemmie, fermentazioni, imbottigliamenti…
Così è stato anche nell’Isola, con almeno una ventina di cantine aderenti all’iniziativa. E così è avvenuto in una delle aziende più suggestive del Sud Est siciliano, immersa com’è tra le campagne di Noto e le spiagge di Marzamemi. Siamo nell’antico, assolato, mitologico territorio aretuseo. Se lo frequentate in questi giorni, soprattutto all’ora dei tramonti, potreste udire, a poca distanza, i versi dei cantori greci, che rivivono nelle rappresentazioni classiche proposte dall’INDA, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, in scena al Teatro Greco di Siracusa.
È a pochi chilometri da qui, nel borgo marinaro di Marzamemi, che Cantina Ramaddini ha accolto sabato 28 e domenica 29 maggio oltre duecento visitatori, aprendo loro le porte dell’azienda e, con essa, le porte su un territorio affascinante.
“Non vogliamo più parlare di chiusure, di lockdown e di quanto abbiamo passato e tribolato negli ultimi due anni – sottolinea con un sorriso uno dei due titolari, Carlo Scollo – ma è anche vero che quello di Cantine Aperte, assieme all’evento della FIVI con il sabato del vignaiolo, di qualche giorno fa, è stato il primo vero grande appuntamento all’interno delle nostre cantine dopo le aperture e chiusure a singhiozzi del 2020 e 2021, se si eccettuano gli eventi fieristici a cui abbiamo partecipato”.
Noi che già la conosciamo, e anche abbastanza bene, potremmo dire che basterebbe appena la visita in azienda e la degustazione di alcune etichette per riuscire ad apprezzare quanto di buono, di vero, di biologico producono questi vignaioli appassionati a Marzamemi. Ma Carlo Scollo e la sua squadra hanno deciso di allietare ulteriormente le visite delle centinaia di appassionati, cultori e giornalisti, anche con alcune Masterclass allestite in perfetto ordine (25 partecipanti per ogni classe, divisi per un totale di tre turni, ndr), che hanno consentito di presentare le belle novità della cantina siciliana, tra cui il Friscur’é Blanc de Noir Cabernet Biologico e il Perla Marina Spumante Moscato Brut IGT Biologico, oltre alla nuova annata del più classico Patrono DOC Noto Nero d’Avola.
Dalla conoscenza dei vini e dei vitigni alle prime tecniche di assaggio, dal racconto delle faticose e al contempo gradevoli vendemmie alla sintesi di un territorio straordinario concentrato in un calice. Questo è stato l’accattivante percorso proposto da Ramaddini.
“Il taglio dei tre incontri, volutamente non troppo tecnico, – ha sottolineato il produttore – ha permesso a tutti i partecipanti di apprezzare al meglio quanto abbiamo proposto. Ma, soprattutto, ci è stato molto gradito poter promuovere la ricchezza della nostra terra attraverso i racconti enoici”.
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