È uno scrigno di biodiversità l’azienda agricola La Pira a Canicattini Bagni, nella provincia di Siracusa, in quelle terre di Archimede che brillano per eccellenze agroalimentari, intelligenze e passione con cui la gente di questi luoghi si dedica a coltivare la terra. Valori che si trasmettono da generazioni da padre in figlio. Ma che, nell’azienda La Pira, 30 ettari di terreno in contrada Bagni che si distingue per avere una superficie olivetata con varietà autoctone risalente all’epoca ellenistica, si tinge di rosa… Corrado, 33 anni, quarta generazione di un’azienda che appartiene alla sua famiglia dal 1908, ha voluto dedicare il suo olio alla madre Tina, scomparsa prematuramente dieci anni fa e che gli ha trasmesso, fin da piccolo, l’amore per la terra. “Venivo qui con lei e mia nonna Paola e seguivo le varie fasi di raccolta delle olive e poi mi piaceva quando, seduti attorno al fuoco a mangiare uova cenere ed olive, mi raccontavano le storie di vita e di campi”.
Corrado ha deciso di restare e di scegliere di essere “contadino”. Lo sottolinea con orgoglio mentre, alla fine di una faticosa giornata, si riposa sotto il maestoso ulivo di Zaituna, tipica cultivar di quest’area di origine antichissima, tanto che si pensa che sia una delle prime a dare il via all’olivicoltura siciliana. “L’olio della Maestra Tina”, nomen omen, è già un omaggio alla sua mamma insegnante di scuola elementare, che gli ha “trasmesso – come si legge in un post sulla pagina Facebook dell’azienda scritto dallo stesso Corrado – l’amore e il senso del sacrificio per condurre quest’azienda e proiettarla nei circuiti internazionali”.
Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, “L’olio della Maestra Tina” è il fiore all’occhiello di un’azienda giovane dal cuore antico. Alla XXIX edizione del concorso internazionale l’ “Orciolo d’Oro” ha ricevuto ben tre riconoscimenti, altri al concorso regionale Morgantinon degli oli extravergine d’oliva siciliani edizione 2020.
Posta a circa 300 metri sul livello del mare, affacciata sullo splendido golfo di Siracusa, l’azienda agricola La Pira, fa un attento lavoro di recupero di coltivazioni che rischiano di essere dimenticate. Infatti, tra le leguminose oltre a coltivare fave, lenticchie, ceci, Corrado ha riscoperto una delle più antiche, la cicerchia, la cui farina può essere utilizzata anche da chi è celiaco. Nei campi dell’azienda si torna a coltivare il Senatore Cappelli, uno dei grani duri più autentici della nostra tradizione ricco di proteine.
“Tra i nostri progetti, c’è anche quello di fare la pasta in azienda”. Dai millenari possenti alberi di carrubo della sua azienda, Corrado produce lo sciroppo di carrube, uno dei più apprezzati rimedi della nonna contro il mal di gola. “Stiamo anche pensando di fare le caramelle di carrube con il nostro marchio – spiega Corrado, che con piglio dinamico guida l’azienda – dobbiamo essere in grado di mantenere alta la qualità se vogliamo distinguerci nel mercato sempre più competitivo e offrire prodotti autentici, dove il consumatore possa avere chiara l’identità dell’intera filiera. Dalla mia terra alla tavola il mio credo – afferma convinto il giovane titolare – solo avendo rispetto della natura possiamo avere rispetto della salute di chi ci sceglie”.
Contadino 2.0, Corrado ha dato una svolta alla sua azienda dialogando con il mondo attraverso la finestra del web. “I nostri prodotti vengono acquistati dai Gruppi di acquisto solidale non solo in Italia ma anche all’estero e scelti dagli chef di ristoranti stellati”.
Ogni giorno, con papà Giuseppe ed il suo cane Nino, la sveglia suona presto. “Già dalle 5 del mattino e poi per tutta la giornata sono tante e diverse le cose da fare – spiega con un sorriso, mentre con un’attrezzatura elettrica a batteria in mano pota gli ulivi – se vogliamo salvaguardare il pianeta, dobbiamo diminuire le emissioni di Co2”. In tempi di pandemia, Corrado ha un rammarico. “Purtroppo lo scorso anno non abbiamo potuto aprire le porte della nostra azienda per le visite guidate, per gli scambi culturali – ci racconta – come facciamo già da qualche anno. Ci vengono a trovare turisti del nord Europa, ma anche professionisti che con noi imparano a raccogliere le olive, ci seguono nelle nostre diverse attività”. Instancabile, coltiva anche alberi di pere dai nomi antichi, strappandoli all’oblio, come il pero Angelico o la pera Cannellina, che odora di cannella. E le sue parole sono una dichiarazione d’amore verso questo angolo di Sicilia, che lascia senza fiato. “Mi piace vivere qui in campagna, – conclude Corrado, soddisfatto, ammirando l’ultimo spettacolo del giorno che muore e che si gode dalla sua azienda – mentre il sole tramonta tra le mie millenarie di Zaituna, con ad est il golfo di Sirakusa e con l’imponente fortezza Federiciana e la luna piena tra le foglie di una Biancolilla”.
CATERINA QUINTARELLI
29/07/2021 alle 11:24Ho avuto recentemente occasione di assaggiare l’olio della Maestra Tina della vostra azienda agricola e l’ho trovato davvero eccellente. E’ possibile acquistarlo on line o lo vendete direttamente voi?
Grazie.
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