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Avvinando 2023, viaggio tra le storie di vino che profumano di Sicilia – Seconda parte

Avvinando 2023

Continua il viaggio tra i banchi d’assaggio di Avvinando, la manifestazione che accende i riflettori sulle produzioni vinicole di qualità, giunta alla nona edizione, che si è svolta a Palermo, sabato 6 e domenica 7 maggio presso l’Ecomuseo Mare Memoria Viva in via Messina Marine, alla scoperta delle storie di alcune aziende vitivinicole siciliane, dalla costa occidentale a quella orientale, che legano indissolubilmente i loro vini alla filosofia e ai valori nascosti dietro ogni sorso.

Tenute Navarra – Battichiè Riserva del Fondatore 2019

Tra le colline dell’entroterra siciliano, a Butera, in provincia di Caltanissetta, Tenute Navarra è ambasciatrice di una filosofia sostenibile, che si intreccia indissolubilmente al territorio e a una
storia che lega tre diverse generazioni. Nel 1969, Totò Navarra senior, mente visionaria e fondatore dell’azienda di famiglia, emigrò in Inghilterra per cercare fortuna. Il desiderio di far ritorno nella sua amata terra d’origine divenne realtà nel 1985, quando con la sua famiglia torna a Mussomeli, determinato a sfruttare la preziosa esperienza inglese. Nel 2019, complice l’appoggio del figlio Salvatore e del nipote Totò Junior, oggi amministratore dell’azienda, con cui condivide il nome, il sogno di valorizzare la propria terra d’origine con l’acquisto della tenuta e l’avvio dell’azienda vitivinicola.
Tra i vini, entusiasma Battichiè Nero d’Avola riserva DOC Sicilia 2019, un vino maturato al sole delle
colline al centro della Sicilia, affinato per 18 mesi in legno, 6 mesi in acciaio prima dell’imbottigliamento e, infine, riposa per 12 mesi in bottiglia. Ispirato alla filastrocca siciliana che Totò Navarra Senior ascoltava cantare dalla sua mamma quando era bambino, Battichiè, ottenuto dalle vigne di 25 anni di
Contrada Judeca nell’agro di Butera, zona vocata per la produzione del più famoso vitigno siciliano a bacca rossa, è un vino caldo, con un mix di note che spaziano da quelle tipiche del vitigno di ciliegia, more e fiori rossi, a quelle speziate di cannella, con un tocco di vaniglia. Al palato equilibrato e persistente, con un tannino morbido.

Tenute Navarra ha incarnato i principi della sostenibilità nel suo DNA sia in termini ambientali, ottenendo
l’attestato sulla Sostenibilità Aziendale certificata dal SI Rating, sia sul packaging, con etichette prodotte
con carta naturale e bottiglie realizzate con il 90% di materiale riciclato. Per l’azienda di Butera, il 2023 si è aperto come un anno ricco di successi a dimostrazione della tenacia e dello spirito imprenditoriale del gruppo. Alla sua prima volta al Vinitaly 2023, l’azienda si è aggiudicata il premio Etichetta d’oro quale riconoscimento della Vinitaly Design International Packaging Competition con il Sicilia Doc Nero
D’Avola 2021 Scurò. Poi la Medaglia d’Argento al Frankfurt International Trophy con Maribù, Cerasuolo di Vittoria Docg, il cui nome è un tributo al luogo in cui viene prodotto, unendo le iniziali di Mazzarino, Riesi e Butera.

Meraki – Ilyos Catarratto Terre Siciliane Igp

Passione, tradizione e innovazione sono i valori di Meraki, azienda vitivinicola di Partinico in provincia di Palermo, oggi giunta alla terza generazione e guidata dall’enologa Antonella Lo Cricchio insieme ai fratelli, un team giovane e dinamico. Ed è lo stesso nome dell’azienda Meraki, parola greca che significa “essenza di noi stessi” e si riferisce all’agire con creatività e impegno, mettendoci anima e cuore, a
sintetizzare in pieno il progetto della famiglia Lo Cricchio. L’azienda, nata a fine degli anni ’70, in passato si dedicava alla produzione di vini sfusi di qualità, oggi ha lanciato il nuovo progetto di famiglia, riprendendo il cammino iniziato dal nonno e dal padre e creando il proprio marchio.

Dai vigneti situati tra le province di Palermo e di Trapani, nasce Ilyos Catarratto Terre Siciliane Igp, vino bianco che prende il nome dal greco Hëlios, il dio Sole. Profuma di frutta bianca, in particolare pesca, e al palato è fresco, leggero e sapido con una buona acidità.

Musita – RegieTerre Bianco Salemi Igt

Identità e recupero del territorio sono gli elementi che caratterizzano Musita, l’azienda della famiglia Ardagna, che si trova a Salemi, in provincia di Trapani. Tra i valori fondanti, rispetto della natura e dei suoi tempi, del territorio d’origine, divenendo custode di antiche tradizioni. Ne è un esempio la linea RegieTerre, che incarna l’essenza siciliana di Musita, con la quale l’azienda ha voluto primariamente recuperare l’Indicazione Geografica Tipica Salemi, con tre vini, un bianco, un rosato e un rosso. Poi, il
progetto è stato ampliato con altre due referenze, volgendo lo sguardo verso l’altro versante della Sicilia, con un Etna Bianco e un Etna rosso, dove l’azienda possiede alcuni vigneti sul vulcano.

Tra i vini di questa linea, RegieTerre Bianco Salemi Igt, da uve a prevalenza Catarratto, è giallo paglierino con sfumature verdognole, emana profumi agrumati, uniti a note tropicali di mango e papaya, e floreali con il gelsomino. In bocca è equilibrato con una buona acidità e mineralità.

Tola – Grysòs Pinot Nero 2021

Si chiama Grysòs, 100% pinot nero, la scommessa di Tola, l’azienda vitivinicola di Grisì, in provincia di Palermo, nata nel 1992 grazie alla passione e all’impegno di Mimmo Tola, enologo di professione, che ha ereditato l’amore per la terra e la vigna dal padre, ed è oggi supportato dai figli Francesco e Domiziana, la
terza generazione. Dal colore rosso rubino con accenni di riflessi granati, il naso è pervaso da piccoli frutti rossi uniti, viola e pepe bianco. Chiude in bocca con una buona struttura e un tannino vellutato.

Il Pinot nero, coltivato nella tenuta di Grassuri Airoldi della famiglia Tola, è un vitigno che si è saputo adattare egregiamente in questa zona, in provincia di Palermo, grazie alle escursioni termiche che consentono una lenta maturazione ed una grande concentrazione di aromi e profumi. Il nome di questo vino deriva dal greco χρυσός, krysòs, che significa oro; poi, nel periodo bizantino, mutò in grysòs, terra
d’oro, per richiamare la ricchezza e la fertilità dei suoi terreni, particolarmente vocati all’agricoltura e favoriti da un clima temperato. L’azienda adesso guarda al futuro con un progetto legato all’ospitalità.

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