“Tanti e tanti anni fa, così tanti che non potete immaginare quanti, splendeva nel cielo una numerosa famiglia di stelle; stelle piccine piccine, ma luminosissime: forse le stelle più luminose di tutto l'universo celeste. Si chiamavano Engrauline ed erano molto, molto vanitose e per la loro ostinata vanità furono punite da Dio, e dal cielo gettate in mare. Si chiamarono, da allora e per sempre, semplicemente acciughe» .
Cosi racconta Vigliero Laimi Mitì nel suo “L'alice delle meraviglie”, sulle virtù di quelle che un tempo venivano conosciute come il “pane del mare” .
Ma la storia della famiglia Balistreri che da generazioni si occupa della lavorazione di questo piccolo pesce dalle grandi proprietà nel borgo marinaro dell'Aspra, alle porte di Palermo, non è di certo meno affascinante...
Dal 1947, siamo riusciti a creare una realtà imprenditoriale di notevole rilevanza nel ramo della conservazione dell'acciuga. Interesse primario della nostra azienda è quello di garantire alla clientela la migliore qualità delle acciughe che presentiamo in vasi e scatole, a perfetta maturazione e di color roseo, ottenute selezionando nei giusti mesi (maggio-giugno) le migliori acciughe, pescate esclusivamente nelle coste siciliane e spagnole. Ed è in questo contesto, che ci pregiamo di essere una delle poche realtà che ancora cura direttamente la produzione del pesce salato e sott'olio.
Con passione e costanza abbiamo portato avanti quest'impegno, creando una fabbrica di 4000 mq., avvalendoci esclusivamente di manodopera altamente qualificata. La nostra azienda ha ottenuto il riconoscimento CEE a garanzia dell'ottima qualità e come premio di un'attività svolta nel rispetto delle leggi e delle norme sanitarie a livello europeo.
Fondamentale in tutto questo è stata l'esperienza cinquantennale del capostipite della nostra famiglia, papà Giovan Battista che, nato pescatore e pertanto profondo conoscitore dei segreti del mare, è riuscito col passare degli anni ad avviare una grande azienda di conserve ittiche la cui caratteristica fondamentale è quella di offrire un prodotto di qualità seguendo le antiche tecniche di lavorazione.
Girava per i paesi limitrofi, papà Giovan Battista con la “buatta” di acciughe che salava, finchè nel 1947 decide di aprire in un magazzino sotto casa, quest'antica attività di conserva delle acciughe. Le storie si tramandano da padre in figlio come quella che racconta che già nell' 800,i salatori di Porticello, insieme con quelli di Terrasini e Sciacca, fossero bravi, ma così bravi da essere chiamati in Spagna per insegnare alle popolazioni del posto l’arte della salatura “alla carne”. appunto, che significava con poco sale.
Nel 1968, i fratelli Girolamo e Michelangelo aprono all'Aspra l'attuale stabilimento e con i loro figli si arriva alla terza generazione di artigiani esperti nell'arte della conservazione delle acciughe.
Nel 2014 la Balistreri Girolamo &C.Snc, ha ricevuto il premio all'eccellenza enogastronomica Siciliana “Best in Sicily” come miglior azienda conserviera.
Il magazzino dove papà Giovan Battista iniziò la sua attività dai figli Michelangelo e Girolamo è stato trasformato nel “ Museo dell'Acciuga", un doveroso riconoscimento a questo piccolo pesce che ha regalato e continua a regalare una grande popolarità nel mondo al piccolo paese, Aspra. Autentico scrigno dei tesori del mare di Sicilia che la passione dei Balistreri ha strappato all'oblio, il visitatore, una stanza dopo l'altra, fa un “tuffo” in un mondo che ormai non esiste più. Tra utensili, rete, latte colorate,ceste e barili, il Museo dell'acciuga che nel 2020 ha vinto il il “Travellers’ Choice 2020” assegnato da Tripadvisor, si racconta tra foto d'epoca, pesci imbalsamati, rendendo omaggio anche ai tanti pescatori di Porticello che emigrarono in Spagna.
Al “Museo dell' acciuga” , uno spazio è dedicato al prezioso garum, il condimento più amato dai Romani ottenuto dalle interiora del pesce e che usavano come rimedio medicamentoso o in cucina.
Dalla sala di pietre litografiche a quelle della salagione, dalla sala dedicata ai maestri d'ascia, un mestiere in via d'estinzione, ce n'è anche una dedicata all'arte. “Sard'art”, che ospita una mostra di opere di circa 48 artisti che hanno lasciato sui legni delle barche restituiti dal mare, la loro impronta artistica.
Ad accompagnarvi, Michelangelo Balistreri “anima” del Museo, Poeta, cuntastorie, chansonnier, vi incanterà al suono della sua anciova guitar (dal siciliano anciova, ovvero acciuga) o della benjova, il benjo a forma di acciuga.
Il Museo dell'acciuga è diventato negli anni un museo multifunzionale dedicato alla cultura dell'Isola, declinata nelle sue arti diverse dal teatro dei pupi a quella del cinema dedicata al premio Oscar, Giuseppe Tornatore.
Visitato ogni anno da turisti provenienti da ogni parte del mondo, è un museo “vivo” con laboratori didattici, degustazioni guidate.
E' possibile gustare al Fish Shop- “A Putia ri Pisci Salati”, tutti i prodotti della famiglia Balistreri, accompagnati dalle gustosità delle tradizioni locali.
Acciughe salate, filetti di acciughe, Garum di colatura di alici, pasta di acciughe
Strada Comunale Cotogni, 64, 90011 Aspra, PA, Italia
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14/02/2025 08:49 ora locale