C’è aria di novità ad Assovini Sicilia con l’elezione del presidente e l’apertura della nuova sede associativa a Palermo. E’ Bernard de la Gatinais, classe ‘69, dal 2007 Presidente di Rapitalà, una delle più prestigiose aziende siciliane, il nuovo Presidente dell’Associazione che oggi riunisce circa 90 tra le principali aziende vitivinicole regionali da cui si genera l’80% del valore del vino siciliano imbottigliato. Nominato nella seduta di mercoledì 29 luglio dal neo eletto Consiglio di Amministrazione, Bernard de la Gatinais, subentra ad Alessio Planeta che ultima il suo mandato alla presidenza durato 3 anni. Una realtà quella di Assovini Sicilia che negli ultimi anni ha consolidato la sua trasformazione ad associazione che contribuisce oggi ad implementare i servizi per le imprese siciliane per la promozione dei marchi commerciali e dei prodotti di qualità sul mercato nazionale e internazionale. “La nuova Presidenza intende muoversi sul solco della linea sino ad ora tracciata ma anche dare un forte impulso all’attività di supporto che Assovini svolge nell’ambito della nuova Fondazione SOStain Sicilia con l’intento di promuovere la sostenibilità indirizzando le aziende socie verso la misurazione costante e la riduzione dell’impatto delle pratiche agricole sul territorio. L’obiettivo-spiega il numero uno di Assovini che rimarrà in carica per i prossimi tre anni- è quello di condividere best practices finalizzate al rispetto dell’ecosistema e all’assoluta trasparenza nei confronti del consumatore. Ritengo inoltre di fondamentale importanza contribuire attivamente al tema della formazione di nuove figure strategiche per il comparto del vino siciliano all’interno dell’Associazione stessa. Penso sia doveroso infatti promuovere la crescita professionale dei membri più giovani di Assovini affinchè possano nel prossimo futuro prendere in mano il testimone e affrontare con competenza e determinazione le importanti sfide che ci attendono.”
Nata nel 1998 per volontà di Diego Planeta (Aziende agricole Planeta), Giacomo Rallo (Tenuta di Donnafugata) e Lucio Tasca d’Almerita (Conte Tasca d’Almerita), la sua mission è oggi quella di promuovere la Sicilia del vino di qualità, un continente vitivinicolo, come se fosse una grande azienda, dotata di obiettivi, strategia e know-how specifico. Oggi Assovini Sicilia, al passo con i tempi, si presenta con una veste rinnovata sia grazie al nuovo logo sia attraverso il nuovo sito web www.assovinisicilia.it, ed include soci accomunati da tre elementi: il controllo totale della filiera vitivinicola, dal vigneto alla bottiglia, la produzione di vino di qualità imbottigliato e la visione internazionale del mercato.
Rinnovato anche il Consiglio di amministrazione con: Lilly Ferro, (Vicepresidente) Josè Rallo,Alberto Tasca, Federico Lombardo di Monte Jato, Michele Faro, Mariangela Cambria e le new entry, Achille Alessi e la giovane Giovanna Caruso.
Il rinnovo delle cariche è stata anche l’occasione per inaugurare, alla presenza dell’assessore all’ agricoltura della Regione Sicilia, Edy Bandiera e di Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento all’ Agricoltura, la nuova sede di Assovini Sicilia, nel capoluogo dell’Isola. Una villa che, acquistata durante la presidenza di Francesco Ferrari è stata ristrutturata. Da deposito di carretti ad “hub” del vino di Sicilia, la nuova sede di circa 380mq, è anche la casa del Consorzio di Tutela della Doc Sicilia e della Fondazione SOStain, costituita proprio da Assovini e dal Consorzio Doc Sicilia. Un altro grande passo della Sicilia del vino green. La Fondazione presieduta da Alberto Tasca avrà il compito far evolvere il disciplinare che regola il programma di sostenibilità della vitivinicoltura siciliana e quindi coordinare la ricerca e spingere il vino siciliano verso la sostenibilità delle produzioni agricole. “La co-fondazione con il Consorzio della Doc Sicilia della Fondazione SOStain è la cosa di cui personalmente, e ritengo anche il consiglio, vado più fiero- ha dichiarato Alessio Planeta- Attraverso la Fondazione, il vino siciliano potrà dire la sua non solo nella mera gestione agricola/viticola ma riflettere su temi più ampi come i cambiamenti climatici, il paesaggio agricolo, migliorare la qualità del lavoro”. Ad Assovini Sicilia, il futuro è già di casa.
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