“Slow Food è l’associazione che, più di ogni altra, lega passato e futuro. In controcorrente contro la smania di essere veloci, ha la capacità d’innovare non perdendo le radici ma, al contrario, dà dignità a quel mestiere di contadino che rischiava di scomparire quando era di moda imitare il modello americano”. Anastasia De Luca, fiduciario della condotta Slow Food Catania, al suo secondo mandato, ha le idee chiare. “In questo tempo così difficile a causa della pandemia, i nostri produttori che rispettano la natura e la filiera di produzione artigianale, sono gli eroi del nostro tempo”. Ed è proprio per dare maggiore impulso alle loro attività che da domenica 9 maggio, il “Mercato del Contadino” di piazzale Sanzio nel capoluogo etneo ospiterà, tutte le domeniche, un’area dedicata ai presìdi Slow Food dell’Isola. L’idea nasce dalla sinergia tra la condotta Slow Food Catania, da anni attiva sul territorio al fianco dei produttori di presidio e Confagricoltura Catania, Confederazione Italiana Agricoltori Catania e l’Associazione dei Consumatori Codacons sede Regionale Sicilia, che dal 2009 hanno dato vita a questo mercato.
«Da sempre come condotta abbiamo portato avanti l’idea di fare rete e lavorare in sinergia con tutti i produttori Slow Food e con chi all’interno del territorio siciliano abbraccia la filosofia del buono, pulito e giusto – dice la fiduciaria De Luca. – Durante la pandemia abbiamo dato vita al progetto buonosanoesiciliano, per sostenere in un momento di difficoltà i produttori, ma adesso c’è la possibilità di creare un contatto diretto tra loro e i cittadini”.
L’iniziativa vuole sostenere il rilancio dell’economia dei produttori siciliani in un momento storico così delicato, offrendo ai cittadini la possibilità di conoscere le eccellenze provenienti da tutte le parti della Sicilia. Intanto fervono i preparativi in vista dell’apertura di domenica 9 maggio con una serie di sopralluoghi alla presenza dell’Assessore allo sviluppo economico della città etnea, Ludovico Balsamo, del signor Marino, produttore del cavolo trunzo di Aci in rappresentanza dei produttori Slow food, e del dott. Giuseppe Strano, coordinatore del mercato organizzato da Cia, Confagricoltura e Codacons e Anastasia De Luca.
Un altro tassello nel grande mosaico della sostenibilità “che – spiega la De Luca – da sempre ci impegniamo a tutelare. La possibilità di aderire al mercato è stata allargata a tutti i produttori della Sicilia che abbiamo sempre coinvolto in ogni nostra iniziativa di Condotta, perché quando si parla di Slow Food non dovrebbero esserci distinzioni geografiche, ma solo la voglia di cooperare».
Nonostante le difficoltà, la Condotta catanese di Slow Food ha continuato a lavorare, all’insegna della tutela degli antichi saperi e sapori, espressione dell’identità di un territorio e delle sue tradizioni. Tra i “beni” da salvaguardare, quale espressione del ricco patrimonio di biodiversità dell’Isola, la salsiccia al ceppo di Linguaglossa. “Abbiamo iniziato le procedure – spiega De Luca – per l’inserimento nel presidio Slow Food nazionale. Non bisogna accertare soltanto la qualità del prodotto ma anche la sussistenza dei requisiti nell’intero procedimento di filiera”. Tra le specialità da “salvare” nell’Arca del Gusto, anche alcune varietà di cultivar di ulivo peculiari dell’Etna a rischi di estinzione e tra le tipicità dolciarie, le cassatelline, simbolo di Militello Val Di Catania, con un cuore di trito con mandorle, fichi secchi, cioccolato avvolti da un cuore di glassa profumata alla vaniglia. “Ma la nostra scommessa – chiosa Anastasia De Luca – è puntare su quelle aziende dove i giovani sono capaci di dare slancio e futuro alle radici”.
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