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Amaro Amara: dalle arance rosse dell’Etna al mondo. Sorsi di Sicilia.

amaro amara

“Chi coltiva la terra rispetta la natura e rispetta gli altri” è questo l’insegnamento che Edoardo Strano, fondatore e ideatore del brand Amara ha ereditato da nonno Ciccio. Un insegnamento che ha fatto suo e che l’accompagna nella grande avventura di amaro Amara, nato nel 2014 quando Edoardo, terminati gli studi di Economia con una specializzazione in Marketing, decide di non abbandonare il patrimonio di famiglia – 80 ettari di agrumeti in contrada San Martino, in provincia di Catania – ma di fare tesoro della saggezza contadina tramandatagli. La stessa saggezza che aveva consentito al nonno di crescere una famiglia di quattro figli, partendo da un solo ettaro di terra e diventando successivamente un imprenditore agricolo di successo.

In quelle campagne, proprio con il quartier generale dell’antica masseria dov’era partita la voglia di riscatto del nonno, parte 9 anni fa l’idea imprenditoriale di Amara: un progetto economico sostenibile nel lungo periodo, costruito per restare in Sicilia, creare opportunità di sviluppo e ridare valore e identità a un prodotto prezioso che aveva fatto la ricchezza di quei territori e di questo lembo di Isola: l’arancia rossa di Sicilia.

“Come nella favola delle arance d’oro di Luigi Capuana (non a caso il simbolico cardellino della novella è riportato sul logo della nostra azienda) non si può rincorrere ciecamente il successo economico senza tener conto dei valori più profondi della vita, perché così facendo non si riesce a ottenere le arance d’oro desiderate, ovvero realizzare le nostre ambizioni”, racconta Edoardo.

Amara oggi parla di sicilianità in modo potente e contemporaneo con pochi ingredienti, tutti naturali e rigorosamente autoctoni: scorze di arance rosse di Sicilia IGP, erbe aromatiche dell’Etna e acqua purissima delle sorgenti vulcaniche. E il cuore di Amara sono i frutti della piana di Catania: le Arance Rosse di Sicilia IGP, tracciabile e certificato dal Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP.

Le arance rosse protagoniste di Amara sono prodotte assecondando i ritmi della natura perché per Edoardo e la sua idea di impresa, la sostenibilità, l’amore e il rispetto del territorio sono l’unica via percorribile. I campi sono irrigati con un antico sistema idrico “a goccia” che consente un notevole risparmio d’acqua, gli alberi vengono coltivati e curati con amore, attraverso pratiche agronomiche che seguono il ritmo delle stagioni e senza l’uso di composti chimici.

Ma come arrivano questi ingredienti a trasformarsi in un liquore di qualità e originale? L’ispirazione di Eduardo per la creazione di nuovi prodotti viene dalla Natura e dall’Etna stessa. “La natura è una fonte inesauribile di ispirazione per noi che siamo sempre alla ricerca di nuovi stimoli per raccontare in modo sempre diverso la nostra terra. Viviamo in un territorio ricchissimo di ingredienti suggestivi e vivendo in campagna e a stretto contatto con la nostra dimensione agricola, non è difficile lasciarsi affascinare da un odore, una pianta aromatica, un’erba spontanea. Il profumo pungente del legno verde appena tagliato come nel caso della nostra special edition Amara Bark, o della fragranza inebriante del fiore di ginestra come nel caso del nostro ultimo esperimento appena lanciato sul mercato: Amara Agrucolo. Nel nostro liquorificio artigianale c’è sempre qualche esperimento in corso, quelli che mettiamo in commercio sono solo una piccola parte”.

Ultimo nato in casa Amara è – appunto – Amara Agricolo, il primo liquore infuso con ginestra dell’Etna e dedicato al lavoro degli agricoltori che da quattro generazioni si prendono cura degli agrumeti di famiglia.

Tremila bottiglie per una versione inedita di Amara, che prevede l’infusione per sei mesi del fiore di ginestra selvatica dell’Etna, raccolto nel momento del suo massimo splendore tra l’inizio di giugno e la fine di luglio, insieme alla miscela segreta di erbe spontanee che crescono alle pendici del vulcano e all’immancabile scorza di Arancia Rossa di Sicilia IGP coltivata negli agrumeti di famiglia.

“Amara Agricolo vuole celebrare la natura e il lavoro nei campi- afferma Edoardo Strano -una bottiglia speciale per festeggiare la bellezza di vivere e lavorare in campagna. Questo amaro è dedicato a tutti gli agricoltori che da quattro generazioni aiutano la mia famiglia a prendersi cura della campagna. Solo grazie al loro duro lavoro è possibile ottenere frutti sani e succosi e la scorza profumata e ricca di aromi che rende unico il nostro Amara. Oggi per me la cosa più gratificante è essere riuscito ad inserire all’interno del liquorificio come operai specializzati i nipoti dei contadini che lavoravano con mio nonno, ragazzi giovani e svegli, determinati nel mandare avanti questa tradizione.”

Un’impresa giovane che affonda le radici nel passato e guarda al futuro alimentandosi di sogni. Che sono tanti.

“Nell’ultimo periodo abbiamo ultimato gli ultimi lavori di ristrutturazione della nostra antica masseria, che una volta era la casa in campagna dei miei nonni, dove venivo a giocare da bambino. Adesso è diventato il quartier generale di Amara, con al suo interno il liquorificio artigianale ma anche molti spazi dedicati all’ospitalità e alle experiences in azienda. Quello che ci piacerebbe realizzare nei prossimi anni è l’offerta di un’esperienza Amara a 360 gradi, in cui non solo far visitare gli agrumeti e il liquorificio ma anche raccontare i valori della campagna e avvicinare i nostri clienti e visitatori alla comprensione del lavoro di qualità e all’artigianalità che c’è dietro ogni bottiglia”.

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