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Alla scoperta di E Pulera, il giardino delle Eolie…4 Chiacchiere Con Angelino Paino

E pulera

Tra la fitta vegetazione di Lipari e le grazie architettoniche in pietra lavica e maioliche, il ristorante El Pulera promette di regalare emozioni incredibili ai suoi ospiti.

Il bello di visitare le isole Eolie è che per ogni anfratto o scorcio nuovo scoperto, nonostante si rimanga a bocca aperta, si è consapevoli che quello che rimane ancora da scoprire supererà per meraviglia e per incanto il già noto.

Così se si pensa di aver già goduto abbastanza dei tramonti a strapiombo sul mare e di quella mescolanza cromaticamente perfetta tra il verde della vegetazione e l’azzurro dell’acqua, lo stupore si risveglia quando si arriva a El Pulera, un piccolo concentrato della varietà floristica dell’isola di Lipari. Un giardino incantevole con i suoi intrecci di orchidee rigogliose, di ficus e di piante che fanno da cornice alla bellezza delle cose umane, delle lucine tra i pomodorini e le pale di fico d’india.

I tavoli sono un omaggio all’identità dell’arcipelago, un microcosmo di bellezza e di armonia: così sulla ceramica sono raffigurate le 7 sorelle, le altre 7 isole: Lipari, Vulcano, Salina, Panarea, Stromboli, Alicudi e Filicudi. Non c’è una seduta uguale all’altra, ma a dare continuità sono i materiali architettonici, le panche di pietra lavica, le maioliche, ma soprattutto le ‘pulere’, tipiche colonne di pietra lavica che raccontano le abitudini e la storia di Lipari.

L’estate 2023 è entrata nel vivo e come ogni anno, e quest’anno più che mai sembra, le Isole Eolie sono la meta d’elezione dei turisti. Prima che il telefono suoni ininterrottamente per le prenotazioni, abbiamo avuto il piacere di scambiare le consuete 4 Chiacchiere con Angelino Paino, manager del ristorante.

Qual è la caratteristica della cucina eoliana che la differenzia da quella siciliana?

La differenza nasce prima di tutto dagli ingredienti. Le isole Eolie producono dei prodotti di eccellenza che sono molto sapidi e distintivi, come i capperi o la malvasia, che noi adoperiamo anche nei piatti salati, come nei totani nostrani. E poi tipico della filosofia eoliana è la semplicità della trasformazione a cui vengono sottoposti gli ingredienti, perché la cucina per noi è esaltare il territorio e il gusto, quindi è poco artefatta.

Quali sono le novità del 2023?

In menu abbiamo previsto tantissimi nuovi piatti, ma nostra la filosofia del km0 e il nostro fine di emozionare l’ospite, rimangono immutati.

Qual è il ricordo più bello legato a E Pulera?

Di ricordi ne ho costruiti tantissimi, ma li dobbiamo tutti ai nostri ospiti. È bellissimo quando esprimono soddisfazione, il migliore riconoscimento del proprio lavoro, ma la cosa più bella è, senza dubbio, quando tornano…anche a distanza di anni.

Cosa si aspetta per il futuro?

Mi auguro che Lipari, le Eolie in generale, vengano considerate per quello che realmente hanno da offrire. Credo che siano sottovalutate e che noi isolani possiamo proporre un tipo di accoglienza diversa, in grado di regalare più emozioni. Spero che l’offerta turistica migliori nel complesso, ovviamente anche noi faremo la nostra parte per portare in alto il nome delle Eolie.

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