Le festività natalizie sono spesso sinonimo di gioia, festa e… cibo in abbondanza. Le tavole imbandite di prelibatezze diventano il centro dell’attenzione e non è raro concedersi qualche strappo alla regola in nome della tradizione e della condivisione. Tuttavia, questo periodo di eccessi può lasciare il segno sul nostro benessere fisico con qualche chilo di troppo. Cosa succede quando le festività sono finite e ci si ritrova a dover affrontare l’alimentazione? Spesso ci ritroviamo pieni di sensi di colpa ed è fondamentale riprendere gradualmente uno stile di vita sano e equilibrato con alcuni piccoli accorgimenti. È questa la chiave per iniziare il nuovo anno carichi di energia e benessere: abbiamo fatto quattro chiacchiere con Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in scienze dell’alimentazione.
Dalla Vigilia dell’Immacolata a Natale, da Capodanno all’Epifania: trenta giorni tra mangiate, inviti e cene fuori. A gennaio, però, il dubbio è sempre lo stesso: come perdere i chili di troppo? Come rimettersi in forma in vista dell’estate?
Saltare i pasti è uno dei primi errori che commette chi cerca di perdere peso velocemente. Questo comportamento, insieme all’eliminazione drastica dei carboidrati, è una cattiva abitudine. I carboidrati vengono erroneamente considerati i colpevoli dell’aumento del peso corporeo ma le nostre scelte alimentari sono più influenzate da una questione di moda. Spesso, infatti, si assiste a una sorta di “colpevolizzazione” di alcuni alimenti, come per i carboidrati, accusati di fare male alla nostra salute, così come è accaduto in passato per le proteine. Questa tendenza è più guidata dalle tendenze di mercato che influenzano il consumatore a optare oggi per gli alimenti iperproteici. È fondamentale comprendere che dietro a tutto ciò c’è una logica che spinge il consumatore a preferire alcuni prodotti ad altri. Seguire una corretta alimentazione è essenziale per perdere i chili di troppo, prediligendo cibi ricchi in fibre, come frutta, verdura e cereali integrali. Un equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi è cruciale per una dieta sana. Ma non basta solo questo.
Molto spesso non basta però solo la corretta alimentazione ma associare uno stile di vita sano. Quali abitudini possiamo seguire?
Dormire almeno sette/otto ore e fare colazione sono abitudini quotidiane fondamentali. La prima colazione è il pasto che ci da tutti quei nutrienti necessari che ci permettono di ripristinare alcune scorte consumate durante il sonno ed affrontare l’intera giornata. Se non facciamo una colazione sana e sostanziosa, affronteremo la giornata senza nulla nello stomaco e, con maggiore probabilità, questo comportamento ci porterà ad assumere delle calorie cosiddette vuote ricercando snack per compensare il nostro fabbisogno calorico. Questo non contribuisce alla perdita di peso corporeo. Una corretta masticazione durante i pasti è una buona abitudine da adottare in quanto ci permette di raggiungere più facilmente il senso di sazietà. Un trucchetto che suggerisco sempre ai miei pazienti è quello di preparare un piatto con diverse consistenze. Se, per esempio, questo contiene almeno un ingrediente croccante, masticheremo di più. Non bisogna eliminare alimenti a piacimento a meno che non ci sono determinate condizioni patologiche o si assumono determinati farmaci. Poi, ancora, avere uno stile di vita attivo contribuisce alla perdita di peso: ciò non significa necessariamente andare ore in palestra ma muoversi, sfruttando ogni occasione per camminare. Sono questi i cardini di uno stile di vita sano; possono sembrare banali ma in realtà sono dei piccoli accorgimenti che ci permettono di perdere il peso corporeo.
L’alimentazione è anche collegata al benessere psichico. Il cibo ci fa sentire appagati…
Oltre a quello fisico, è importante considerare anche il benessere psichico: il nostro cervello si nutre di carboidrati. Quando restiamo digiuni, esasperiamo l’organo principale del nostro sistema nervoso centrale che manda tutta una serie di segnali, ad esempio attraverso gli ormoni, affinché tu vada alla ricerca di alimenti ricchi in carboidrati. Tuttavia, la persona traduce questa sensazione che prova come una sua incapacità di gestire questo desiderio: è proprio in quel momento che si cade nelle abbuffate da carboidrati o da dolci, alimenti ad alto indice glicemico. È un boomerang che si ritorce contro noi stessi: si inizia con i sensi di colpa e, a lungo andare, questo meccanismo non solo può favorire alcune patologie come per esempio il diabete (alterando la curva glicemica in maniera molto molto rapida) ma anche l’insorgere di patologie come i disturbi del comportamento alimentare, condizione non facile dalle quale poter uscire. Dobbiamo mangiare tutto: siamo fatti anche di carboidrati, di proteine, di grassi e bisogna imparare a fare delle scelte consapevoli mantenendo un equilibrio.
I consumatori mostrano un crescente interesse per la consapevolezza alimentare, cercando informazioni sulla provenienza, sostenibilità e impatto sulla salute dei prodotti che scelgono. Quali sono i trend alimentari per il 2024?
Sebbene ci sia una maggiore attenzione, il consumatore spesso si lascia influenzare da pubblicità e tendenze senza porsi domande critiche. Tra i trend emergenti c’è l’utilizzo delle farine di insetto che proprio da quest’anno dovrebbero cominciare ad essere presenti sul nostro mercato. È importante consultare specialisti e fare scelte consapevoli, evitando di farsi guidare solo dal sensazionalismo mediatico. Poi, ancora, grano saraceno, alghe e funghi. Inoltre, si osserva un aumento nell’utilizzo di spezie, come il peperoncino, e del cacao, nelle varie versioni sia dolci che salate. Tuttavia, bisogna evitare l’esasperazione di certi alimenti, il peperoncino è utilizzato da sempre in cucina, e seguire un approccio bilanciato.
Aggiungi un commento