In Sicilia…non solo vino. Ma la Sicilia, tra innovazione e tradizione è terra di distillati. Grazie soprattutto ai giovani che danno nuova vita alle antiche ricette, con tecniche di botanica all’avanguardia, utilizzando piante aromatiche ed erbe selvatiche. Un legame antico che si rinnova quello tra la Sicilia e i distillati dalle origini antichissime, risalente agli Arabi che introdussero la coltivazione della canna nei territori da loro sottomessi della Spagna meridionale e della Sicilia tra VIII e IX secolo. Fu una grande innovazione che portò, nel territorio siciliano, non solo nuove piante ma anche nuove tecniche di coltivazione e di estrazione del succo e trattamento per ricavarne lo zucchero chiamato “zucchero di miele” o cannamela. Quando gli Arabi andarono via dalla Sicilia i distillati vennero utilizzati prevalentemente per scopi medici per poi essere ripresi da monasteri e conventi con l’arrivo di nuove spezie provenienti dall’America nascono i primi rosoli e liquori dalle macerazioni di spezie e piane siciliane che fanno diventare i distillati siciliani famosi nel mondo.
E proprio sulle nostre pagine, da giovedì 1 febbraio prenderà il via “L’angolo spiritoso”, la rubrica quindicinale a firma di Piero Rotolo. Docente, giornalistica enogastronomico di lungo corso come avrete modo di leggere nella sua presentazione, degustatore di vini all’Istituto Regionale Vino ed Olio e degustatore dell’Associazione Nazionale Assaggiatore di Distillati e Grappe, ci porterà alla scoperta del mondo “spiritoso” by Sicily. E non soltanto.
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