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Al via la 55° edizione del Vinitaly. Tra conferme e novità, tante le Cantine Siciliane che si esibiranno nell’Arena più importante del settore.

55° Vinitaly 2023

Tutti in fermento per l’appuntamento più atteso dai Winelovers. Domenica 2 Aprile inizierà la 55° edizione del Vinitaly, l’appuntamento enologico più importante dell’anno, meta imperdibile per gli appassionati del settore, occasione fondamentale per le cantine di tutta Italia.

Tra conferme e novità, il continente vitivinicolo della Sicilia sarà rappresentato da Etichette e Cantine nel Padiglione 2.

Oltre agli assaggi dei grandi classici e delle più frizzanti novità, spazio anche alla storia e al futuro del movimento vinicolo siciliano.

Consorzio Tutela Vini

il Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia giunge a Verona dove, insieme a Le Soste di Ulisse si adopererà per la promozione del patrimonio del “Continente Sicilia”.

Antonio Rallo, Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia: “Siamo lieti di partecipare alla 55° edizione del Vinitaly che di certo negli anni ha contribuito alla crescita e al successo del vino italiano sui mercati internazionali. Il Consorzio accoglierà al suo stand tutti coloro che vorranno conoscere più da vicino, in uno spazio interamente dedicato, i vini della Denominazione”.

Vini Mandrarossa

Mandrarossa

Tra le colline del Menfishire che si affacciano sul mare, si festeggia un nuovo nato nella famiglia delle bollicine, il Calamossa Rosè di Mandrarossa, che farà il suo debutto al Vinitaly.

Vino prodotto dalle migliori uve autoctone a bacca rossa, si presenta in tutta la sua vivacità e piacevolezza al palato e in tutta la sua spumeggiante esuberanza agli occhi che si posano sulla veste grafica.

La nuova proposta di Mandrarossa si presenta al calice con un affascinante colore rosa cipria e una spuma fine e piacevole al palato. La nuance è coerente anche sotto il profilo aromatico dal deciso sentore di amarena e lamponi, arricchiti da una spiccata nota minerale.

Le viticolture dedicate alla produzione di questo rosè crescono esposte a sud-est, accolte da suoli sabbiosi e calcarei e cullate dalle brezze marine, in una perfetta sinergia di agenti atmosferici che garantiscono la componente aromatica del vino. 

Calamossa rosè è una cartolina fedele delle splendide insenature che si articolano tra mare e vigne, e che lo rende perfetto per accompagnare crudités e antipasti di pesce e crostacei.

Merito soprattutto di un attento processo di lavorazione che preserva bouquet e consistenza.

Mandrarossa ha optato per vinificazioni basate su temperature controllate per preservare gli elementi primari delle uve e la loro freschezza. Così dopo la macerazione di 8-10 ore ad una temperatura di 12-14 °C, le uve sono state pressate per ridurle in mosto, che andrà poi a fermentare per 15-20 giorni a 16-18 °C.  

Per il riposo del vino sono state scelte vasche d’acciaio. Dopo 3 mesi, giunge il momento della rifermentazione e tutto si conclude con affinamento di 3 mesi in bottiglia. 

Tenute Navarra

È sbagliato giudicare un libro dalla copertina, ma lo stesso discorso può non valere per i vini.

Il Sicilia Doc Nero D’Avola 2021 di Tenute Navarra è invece fiero del giudizio dei giurati della 27° edizione della Vinitaly Design International Packaging Competition che hanno eletto l’etichetta, ideata dal graphic design Leonardo Recalcati di Ad positive e dallo stampatore Lorenzo Scicali di we Label, la vincitrice del concorso.

Totò Navarra Junior, amministratore di Tenute Navarra, è fiero del riconoscimento, perché come giustamente ci racconta “la qualità del prodotto deve essere coerente al modo in cui viene presentato e comunicato, proprio per questo diamo uguale e grande importanza alla produzione, comunicazione e marketing”.

Il Vinitaly 2023 sarà l’occasione per poter raccontare al meglio l’identità della cantina calice, dopo calice. 

Sebbene sia la prima partecipazione per Tenute Navarra, Totò Junior e Totò Senior entrano nell’arena da veri gladiatori e sono pronti a raccontare la tradizione della cantina con uno sguardo rivolto al futuro, partecipando al Talk “Z- generation”, organizzato per individuare le caratteristiche dei consumatori di oggi e di domani. Appuntamento il 4 aprile 2023 dalle ore 10.00 alle 12.00 allo stand 9 del padiglione 2. 

Tenute Orestiadi

Solo chi ha radici profonde riesce a intraprendere lunghi viaggi. Tenute Orestiadi porta al Vinitaly tanti nuovi progetti che testimoniano l’attaccamento al territorio e il debito con la cultura mediterranea.

La valorizzazione del grande vigneto di Gibellina si articola in progetto enologico vocato alla qualità, al rispetto del territorio nel segno della difesa della bellezza della nostra terra.

La forza di Tenute Orestiadi è infatti la capacità di rappresentare al meglio il suo territorio. 

Nel “vigneto della Sicilia”, tra suoli ricchi e i microclimi vari, è possibile coltivare vitigni autoctoni e alloctoni con risultati straordinari.  Dal 2018 Tenute Orestiadi puntano anche a Est, abbracciando il versante ‘ra Muntagna’ che si affaccia al mare. 

Rispetto del territorio, salvaguardia dell’ambiente e vini dalla forte identità sono le cifre delle etichette di Tenute Orestiadi, che vi accoglieranno al Padiglione 2 Sicilia – corridoio E/F posizione 53.

Assuli

La cantina siciliana Assuli la scommessa sugli autoctoni e sulla sostenibilità con due splendidi vini Arcodace ’21 e Donna Angelica ’21.

Il primo Perricone in purezza, un rosso sorprendente, frutto di una piccola produzione di pregio, ottenuta da un’attenta selezione di uve provenienti dalla Tenuta di Carcitella.

Il secondo nella nuova veste sofisticata ed elegante, cambia un po’ anche nella sostanza.  Per esaltare sempre di più l’originalità del vitigno, 100% Cataratto Lucido, e per garantire l’amplificazione olfattiva, per l’affinatura è stato minimizzato l’impiego del legno. longevità.

I nuovi packaging eco-friendly: consente di diminuire l’impiego di materie prime, le emissioni di ossidi d’azoto e anidride solforosa e i costi legati ai trasporti. 

Infatti, il processo produttivo è in fase di certificazione SOStain e VIVA. Un dovere per Assuli, consapevole che la Sicilia è la prima regione per superficie di vitigni biologici e la prima regione ad aver adottato un protocollo integrato nato dal basso, dalle esigenze dei produttori e per i produttori. 

Feudo Disisa

L’azienda della Doc Monreale approda al Vinitaly, con una nuova consapevolezza dei valori in campo maturata in un anno ricco di soddisfazioni.

Mario Di Lorenzo, reduce da encomiabili attestati di stima in campo nazionale e internazionale (Decanter, Wine Spectator, Doctor Wine), ha investito molto sulle strategie commerciali, ponendosi nuovi e ambiziosi obiettivi di comunicazione.

Puntando sull’attenzione sulle peculiarità enologiche del territorio, Feudo Disisa ha saputo “esplorare le potenzialità di un vitigno che riflette appieno le condizioni di suolo e l’habitat in cui viene impiantato e che, in alcuni dei nostri vigneti, ha trovato quelle conferme di unicità che volevamo raggiungere nel Catarratto” come sottolinea Mario Di Lorenzo. 

Le logiche di produzione sono stravolte. Feudo Disisa da sempre punta a produzioni limitate e di nicchia, avendo cura di mantenere uno stile ben riconoscibile, che accomuna tutti i prodotti. 

Feudo Disisa verrà infatti insignita con il massimo riconoscimento della Guida Oli di Sicilia 2023 del Gambero Rosso: le Tre Foglie attribuite all’ Olio Extravergine d’oliva Bio, monocultivar da Cerasuola. – La cerimonia di premiazione si terrà lunedì 3 aprile alle ore 15, al Sol&Agrifood – presso il padiglione Palaexpo (piano -1), sala Salieri. Feudo Disisa vi aspetta al padiglione 2 Sicilia, Stand 7°.

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