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Al Ristorante Pepe Rosa una cena tra Champagne e mare delle Eolie

Alla scoperta dell’intrigante caleidoscopio di sapori dei piatti ideati dallo chef Domenico Perna del ristorante Pepe Rosa di Capo d’Orlando Marina (ME) di proprietà della famiglia Magistro, creati ad hoc per un evento arricchito dall’eleganza delle etichette della celebre maison Joseph Perrier situata a Châlons-en-Champagne, capoluogo della regione francese della Marna. 

Il fascino senza tempo dello Champagne e l’estrosità dello chef Domenico Perna sono stati protagonisti di un elegante incontro qualche sera fa in uno dei templi del gusto più raffinati del Messinese: il Ristorante Pepe Rosa. Un locale delizioso e accogliente nato nel 2016 dal sogno del giovane imprenditore Antonio Magistro nel centro di Capo d’Orlando. Dal 2018 è adagiato sulle rive del moderno porticciolo turistico, da cui poter godere di panorami mozzafiato che si aprono tra le colline, la costa e il mare cristallino con sfondo sulle Isole Eolie, pluripremiato dalla “Bandiera Blu”. 

Gli spettacolari elementi naturali si combinano con il design ricercato degli ambienti del Ristorante Pepe Rosa, fresco di restyling, il servizio impeccabile di uno staff attento e le oltre 650 referenze, tra vini italiani e internazionali, conservate nell’affascinante cantina incastonata all’interno del locale. Una sala con 30 coperti che aumentano nella bella stagione per la presenza di un versatile dehors. L’insieme fa da scenario a una proposta di cucina di fine dining grazie alla passione della famiglia Magistro, composta anche da Alessio, pastry chef, le sorelle Miriam e Manuela impegnate in sala e dai cognati Giuseppe Migliazzo, sommelier, e Valerio Pedalina in cucina. L’evento che ci ha fatto scoprire la bellezza di quest’angolo di Sicilia orientale è stata la wine dinner dedicata alle cuvée Royale di Champagne della prestigiosa maison Joseph Perrier – presentate dal Brand Ambassador Paul Bredar – abbinate ai piatti firmati da Perna. Originario di Patti, classe1994, è approdato qui lo scorso dicembre dopo aver lavorato tra Londra, Lugano, Ginevra, Positano e, in Sicilia, a contatto con chef stellati del calibro di Pietro d’Agostino del Ristorante La Capinera di Taormina e Giuseppe Biuso del Ristorante Il Cappero di Vulcano.  

La sua filosofia di cucina vuole essere senza frontiere. Lo chef parte dallo studio di materie prime d’eccellenza e le nobilita attraverso l’uso di ingredienti provenienti da tutto il mondo per regalare un’esperienza fuori dagli schemi, piena di sorprese inaspettate, che ne racconta la visione contemporanea con forte attenzione all’equilibrio dei sapori e al gioco di consistenze nonché all’estetica del piatto.

Come nella grande esecuzione dell’antipasto Sgombro, nespola e pomodoro, che svetta all’interno del menu degustazione creato per la cena, in cui il pesce azzurro è marinato in aceto di mele, cotto al barbecue e servito con latticello macerato nel pomodoro cuore di bue. Dopo aver avuto il piacere di salpare per questo percorso gastronomico gustando un rinfrescante calice della Cuvée Royale Joseph Perrier Brut Blanc de Blancs, in abbinamento il Brut Nature Joseph Perrier Cuvée Royale (Chardonnay 62%, Pinot Meunier 24%, Pinot Noir 14%), 24% vini di riserva, base vendemmiale 2015. Fresco, vivace, tracciato da un’acidità luminosa.

Stuzzicante l’interpretazione dell’Anguilla, radici e dashi cotta al barbecue, glassata in salsa kabayaki, servita con riso al salto cotto nel brodo dashi su un letto d’insalata di songino e barbabietola sottaceto. Un boccone che risente dell’influenza della cucina giapponese e racchiude un mix di sapori, dal dolciastro all’umami, perfetti per bilanciare il gusto caratteristico e intenso del pesce. Si prosegue poi con la meravigliosa Pasta mista, salicornia e proteina e l’Orzo, legumi e miso, che chiude la proposta di primi piatti. Ad accompagnarli Cuvée Royale Brut Vintage 2013, composto da 54% Pinot Meunier e 46% Chardonnay.  Uno Champagne Extra Brut millesimato elegante e complesso nelle sue note fruttate, tostate e dal lungo finale agrumato. Emozionante il seguito affidato alla Ventresca di tonno dry aged, salsa olandese e carrubba. Ad accompagnarla armoniosamente con i seducenti toni di piccoli frutti di bosco, l’equilibrio, la rotondità e la piacevole vena acidula del sorso, il Brut Rosé Joseph Perrier, Chardonnay 40%, Pinot Noir 40%, Pinot Meunier 20% e 10% vino rosso da uve 100% Pinot Noir.   

Conclude il nostro viaggio culinario sullo specchio blu del mare di Capo d’Orlando la pasticceria affidata al pastry chef Alessio Magistro, diplomato all’Alma, formatosi con alcuni dei migliori pasticceri al mondo quali Giuseppe Amato (La Pergola di Roma), Francesco Federici e Irene Tolomei (ristorante Maxxi di Roma). Magnetico il pre-dessert realizzato con mousse alla ricotta servita con gelatina di miele al limone completata con foglia di pasta sigaretta alla cannella e crema yuzu bruciata. Raffinato anche il dessert con babà cremoso alla fragola, mandorle tostate, sfera ripiena al rabarbaro e Ganache alla fragola montata, che si è unito gradevolmente allo Champagne Joseph Perrier Cuvée Royale Demi-Sec. Gli abbinamenti riusciti e la sfavillante danza di bollicine hanno scandito il ritmo della serata, trasformatasi in un’esperienza di altissimo livello, tra piatti bilanciati, estrose contaminazioni e l’alternarsi di diverse sensazioni visive, olfattive, gustative e tattili fuse in maniera armonica.

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