Una vera e propria sfida quella di Costa House a Lampedusa, l’agriturismo più a sud d’Europa dove è possibile rivivere l’autentica essenza dell’agriturismo inteso come valorizzazione di tutte le tipicità di un territorio e non, come sovente ed erroneamente si crede, semplicemente di carni e formaggi dei propri allevamenti.
Quando si pensa ad un’agriturismo è istintivo soffermarsi sull’idea di genuinità della terra con tutti i suoi frutti ma, ormai dal 2005, le famiglie Guarneri e Di Maggio esaltano anche le bontà del mare di Lampedusa, l’isola in provincia di Agrigento immersa nel Mediterraneo, incarnando alla perfezione il concetto stesso di sposalizio con un territorio espresso dal termine “agriturismo”.
L’Agriresort Costa House nasce nella suggestiva location di un ex maneggio, immerso in un’oasi di verde tra ulivi secolari e piante esotiche, nella quale rimanere affascinati dall’atmosfera dei viali di ingresso che conducono nel terrazzo dove è possibile gustare la cena, un palcoscenico dal quale godere della natura di Lampedusa. Dopo una prima fase in cui Costa House offriva ai propri ospiti la possibilità di pernottare in camere divenute nel tempo sempre più curate e all’insegna del lusso, con la formula di mezza pensione, anno dopo anno si è definita in un crescendo di apprezzamenti l’identità del ristorante, location dove vivere esperienze enogastronomiche aperte alla moltitudine di turisti che affolla stagionalmente l’isola, e non più solo agli ospiti della struttura ricettiva.
Il Costa House è un luogo curato ed accogliente, dove lo staff altamente formato coccola i suoi ospiti con i comfort delle camere, un variegato ventaglio di servizi offerti e la cucina di Rosaria Di Maggio, comproprietaria insieme al fratello e al marito Giuseppe Guarneri. Quella di Rosaria è una storia di passione, tradizione e innovazione che si manifesta nella sua cucina mediterranea, fiore all’occhiello del Costa House, ispirata alle tradizionali preparazioni di nonna Rosa, nota e brava cuoca dell’isola dalla quale ha imparato quasi tutto ciò che oggi mette in pratica nel ristorante, nel quale impiega solo ingredienti di altissima qualità, come il pescato del giorno, gli ortaggi e la frutta cresciuti nel giardino dell’agriresort, protagonisti e tratto distintivo dei suoi piatti.
Preservando la genuinità delle materie prime e delle preparazioni della tradizione, negli ultimi anni la cucina di Rosaria Di Maggio ha vissuto un’ulteriore evoluzione, supportata dal suo premuroso staff, improntata sempre più sull’esaltazione di ciascuna delle componenti del piatto. Un’asticella che si alza anno dopo anno e vede una preziosa novità in questa stagione estiva 2024, l’introduzione di un menù degustazione che proprio Giuseppe Guarneri, marito della chef Di Maggio, ha intitolato “Antiche memorie”. Un percorso gastronomico che racconta la loro idea di cucina, senza stravolgere i sapori e gli ingredienti che rimangono i veri protagonisti della narrazione, con un occhio attento all’estetica del piatto. «L’arte culinaria di ogni territorio affonda le radici negli usi e costumi della propria tradizione – ci raccontano – Antiche Memorie si ispira a ricette che si tramandano da generazioni, portando alla luce sapori autentici e genuini di cui anche tu vorresti parlare».
Il viaggio inizia con un entrèe di benvenuto offerto dalla chef Rosaria, per proseguire con l’antipasto che vede protagoniste una selezione di prelibatezze di mare e di terra: la morbidezza del polpo con olio d’oliva e note di sale marino, il croccante della frittura di mazzaruta, un tenero filetto di sgombro sempre in olio d’oliva e capperi aromatici di Linosa, e poi ancora il gusto armonioso della caponata con i prodotti del loro orto direttamente sul tavolo. Arriva poi il momento della scelta di uno dei quattro autentici piatti di Rosaria: U’Calamarusu, U’Trionfu di Nero, U’Piattu di terra, U’Ragù di Triglia, dove ogni boccone sarà un abbraccio agli antichi pescatori e agricoltori, e con loro anche ai frutti di giornata. Ad accompagnare queste prelibatezze un calice di vino dei vigneti siciliani, prima di concludere con un dolce a scelta tra U’Cannolu siciliano o U’Pasticcinu di Mandorla. Note aromatiche che danno vita ad una sinfonia di sapori mediterranei dove sovente mare e terra si incontrano in un boccone e che rappresenta la firma della chef Rosaria Di Maggio.
Non resta che prenotare una vacanza a Lampedusa per gustare ognuna delle bontà che preservano la tradizione e introducono l’innovazione di Rosaria, immersi in una location emozionante e coinvolgente come quella della “porta d’Europa”.
Photo Credit: Costa House
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