Sono state 14 le gran medaglie d’oro assegnate all’Italia quest’anno dal Concorso Mondiale di Bruxelles svoltosi a Pechino. Di queste 5 per i bianchi e 9 per i rossi e fra i bianchi a ricevere il più alto riconoscimento un solo Moscato vinificato in purezza nella versione secca. A produrlo l’azienda siciliana Casa di Grazia che lo scorso venerdì a Roma insieme ad altri 34 produttori ha preso parte alla Cerimonia di consegna delle medaglie da parte dell’organizzazione del concorso che ha scelto una delle terrazze più suggestive di Roma, quella di Civita a Palazzo Generali, per premiare quei produttori campioni che hanno permesso all’Italia di entrare nella top 3 dei Paesi per numero di medaglie conquistate quest’anno (434 tra grande oro, oro e argento). A stabilire i vincitori un panel di circa 330 giudici internazionali (di cui 32 italiani), tra giornalisti, buyer, enologi e sommelier, chiamati quest’anno a valutare oltre 9.180 vini provenienti da 48 Paesi.
All’Adorè Moscato Bianco Sicilia Doc 2016 di Casa di Grazia, dunque, il più alto riconoscimento accolto con gioia dalla produttrice Maria Grazia Di Francesco. “Una medaglia è un importante risultato -spiega la titolare-. Ribadisce la qualità della nostra produzione, il valore endemico del terroir, il forte legame tra la nostra azienda ed il territorio in cui coltiviamo con amore i vigneti. Questo vino deve il suo nome alle spiagge dorate ed adorate a cui guardano i vigneti”.
Dal suo colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, al naso è intenso e diretto è l’impatto olfattivo, articolato, con note aromatiche varietali, agrumi, zagara, erbe aromatiche e nuance citriche. Sorso morbido ed avvolgente dotato di una spiccata acidità e salinità. Un vino capace dunque di rievocare il caldo sole di Sicilia ed il suo mare, deliziando con i suoi profumi sensuali ed il gusto avvolgente. Ma il Concours Mondial de Bruxelles ha assegnato anche una Medaglia d’Argento ad Emiryam DOC Sicilia, Syrah in purezza, un vino che colpisce per la sua forte componente aromatica, la ricchezza e complessità, aspetti già prevedibili quando si ha a che fare con un vitigno dalla forte personalità, eppure per la zona in cui nasce, nei pressi della Riserva Naturale del Lago Biviere, e per le scelte produttive adottate, questo Syrah sa vestirsi di classe, con un gusto più rotondo.
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