Promozione e diffusione della cultura dell’olio extra vergine di qualità, corsi e degustazioni dedicati alla ristorazione, il lancio di tre nuovi prodotti. Massimo Carlino di Val Paradiso, l’azienda biologica guidata dai fratelli Carlino, nel cuore della Sicilia, con oltre 100 ettari di ulivi tra le terre di Naro, Favara e Licata, ha raccontato a Sicilia da Gustare quali sono i nuovi, importanti progetti portati avanti dall’Accademia Val Paradiso, “l’officina delle idee, dove conoscere, sperimentare e sognare una Sicilia diversa”, così come l‘ha definita.
Quali attività avete portato avanti come Accademia Val Paradiso e cosa state facendo per promuove la cultura dell’olio extravergine d’oliva?
Il percorso messo a punto dall’Accademia abbraccia a tutto tondo il mondo dell’olio extravergine d’oliva. Lo scorso anno abbiamo raggiunto ottimi risultati in termini numerici con quasi 300 visitatori che hanno partecipato alla Val Paradiso Experience, il tour che si inserisce nell’ambito dell’olio-turismo e comprende visita in campagna e in frantoio e una degustazione guidata di oli extravergine d’oliva accompagnata da un abbinamento gastronomico con prodotti tipici del territorio.
Tra i progetti portati avanti quest’anno, legati alla promozione e diffusione della cultura sul mondo dell’olio, anche percorsi formativi rivolti al settore della ristorazione, in cui c’è stato finalmente un cambio di rotta. Abbiamo organizzato corsi e degustazioni sia con le brigate di cucina di alcuni catering di alto livello della zona sia con l’Associazione dei Cuochi della provincia di Agrigento. Una ventina di loro sono venuti in Accademia a studiare l’olio e capirne gli aspetti tecnici. L’olio, infatti, non è più solo un semplice condimento del piatto, ma un ingrediente centrale in grado di caratterizzare e influenzare la buona riuscita della preparazione finale.
Val Paradiso è sempre stata attenta agli aspetti legati alla ricerca, all’innovazione, alla qualità. A cosa state lavorando?
Abbiamo selezionato tre varietà, frutto di un lungo percorso di studio e ricerca, che, per noi, identificano la Sicilia: la Nocellara del Belice, originaria del trapanese, la Biancolilla, espressione della parte centrale dell’Isola, la Tonda Iblea, tipica del ragusano. Da queste, produrremmo i primi tre monovarietali IGP Sicilia in bottiglia, che usciranno in commercio ad ottobre 2023 e completeranno la linea di prodotti Val Paradiso; hanno caratteristiche differenti e rappresentano il nostro modo di guardare al futuro del settore, pensati sia per gli appassionati sia per il mondo della ristorazione.
La selezione delle cultivar di questi tre oli monovarietali proviene dagli stessi uliveti che abbiamo in azienda, frutto delle scelte e degli investimenti che abbiamo fatto. È un progetto che ha radici profonde; tre anni fa abbiamo impiantato 10 ettari di Tonda Iblea. Per la prima volta, Val Paradiso affianca i monovarietali ai blend, che identificano la nostra produzione principale, in un percorso di accompagnamento che volge lo sguardo alla valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva.
Che caratteristiche avranno i tre nuovi monovarietali?
Offriremo a ognuno la possibilità di scegliere l’olio che più si addice al gusto personale. Per chi preferisce un olio più fruttato e leggero, la Biancolilla, dal contenuto molto equilibrato e dai tipici sentori di mandorla ed erba falciata. Per chi vuole salire di tono c’è la Tonda Iblea, dal profilo fruttato medio-alto e sentore di pomodoro. Chi, infine, ha la necessità di un olio ancora più strutturato, la Nocellara in purezza, la varietà più importante in Sicilia, che si caratterizza per essere rotondo e robusto, amaro e piccante.
Come è nato questo progetto e come si inseriscono all’interno della visione più ampia di Val Paradiso?
I tre oli monovarietali rappresentano il futuro dell’Accademia. Dalla sperimentazione e dallo studio delle varietà siciliane, insieme ai i corsi e alle masterclass che facciamo, viene fuori il desiderio di regalare a Val Paradiso questi oli che ci consentono di arricchire ancora di più l’offerta e dare un’ulteriore possibilità di scelta, soprattutto a chi si intende di olio.
Oggi, il valore aggiunto di Val Paradiso è avere l’intero ciclo produttivo, dalla campagna al frantoio di proprietà, dallo stoccaggio all’imbottigliamento, fino alla commercializzazione e alla didattica. Questo ci consente di abbassare i costi e, allo stesso tempo, di portare avanti la ricerca verso la qualità e verso nuove sperimentazioni, come la produzione dei tre monovarietali. Questa scelta rientra in una visione più ampia che intende spingere il mondo dell’olio di qualità verso l’alto e che tiene conto anche del settore della ristorazione in cui chef e cuochi hanno la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di olio per i loro piatti, non più un semplice condimento ma quale ingrediente base della cucina siciliana.
Agrigento è stata proclamata capitale italiana della Cultura per il 2025, un importante volano per il territorio in cui la vostra azienda ha sede. Quali sono i progetti?
Tra i progetti che sono stati ufficialmente posti a base della candidatura di Agrigento capitale italiana della Cultura 2025 c’è anche il progetto Diodoros, di cui facciamo parte, nelle sue declinazioni di vino, olio, miele, produzioni che sono coltivate e prodotte all’interno della Valle dei Templi. Stiamo lavorando ad alcuni progetti in vista di Agrigento capitale della cultura 2025 che ci consentono di portare avanti il lavoro fatto fino ad oggi con una serie di attività connesse all’olio-turismo e all’agricoltura, al vino e al cibo e di continuare con l’importante opera di diffusione della cultura dell’olio extra vergine di qualità.
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