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A Salaparuta, Vini Vaccaro, un sogno nato dalla forza della famiglia

Vini Vaccaro

In occasione della festa di San Giuseppe a Salaparuta, un paese distrutto dal terremoto nel 1968 e che ha avuto la forza di rialzarsi, la famiglia Vaccaro, con a capo Giacomo Vaccaro, hanno aperto le porte della loro cantina ai giornalisti per presentare il loro Metodo Classico e per inaugurare la loro Bottaia.

Vaccaro - la cantina
Vaccaro – la cantina

L’azienda Vaccaro nasce con l’acquisto di un piccolo podere da Giacomo Vaccaro e sua moglie Caterina a Salaparuta. Oggi l’azienda si estende per 90 ettari tra le suggestive colline della Valle del Belìce, attraversata dal fiume omonimo che lambisce le province di Palermo, Agrigento e Trapani. Il centro dell’azienda è il valore della famiglia che trapela in ogni parte dell’azienda e nell’emozione che viene trasmessa dai figli Laura, Carmelo e Catia e al nipote Luigi, che hanno abbracciato i valori e il senso di sacrificio di Giacomo e per questo rappresentano  oggi la seconda e la terza  generazione dell’azienda.

Giacomo Vaccaro e la moglie Caterina

L’azienda Vini Vaccaro propone circa 800 mila bottiglie prodotte in una filiera corta, dai vigneti alla tavola, grazie ad una catena di imbottigliamento all’avanguardia ed automatizzata in grado di soddisfare le richieste dei clienti dell’Ho.Re.Ca. distribuiti in diversi Paesi europei, ed anche in Cina, Giappone, Kazakistan, Asia centrale, è il volto della Sicilia che non ti aspetti. In biologico dal 2000, si coltivano internazionali ed autoctoni. Il Catarratto è il vitigno principe che, usato anche in blend, è il biglietto da visita di Vini Vaccaro.

Vaccaro propone Cinque le linee di prodotto, Luna, Terrabedda, Top Line, Esclamativo, Grappoli, e tra i premi ed i riconoscimenti, da menzionare i 17 points dalla critica internazionale Jancis Robinson per il Sofè 2020, 100% Nero d’Avola, lo stesso per Zoe 2019 e per Liddali 2022. O ancora, i 92 points attribuiti da James Suckling per Timè 2020, 100% Grillo.

Tra le novità il primo Metodo Classico dell’azienda, un Catarratto spumante Pas Dosè Sicilia Doc che portano al naso note agrumate che al palato risulta ampio, cremoso con piacevoli ritorni di agrumi di Sicilia .

Un’azienda dinamica che con la linea Esclamativo, un bianco frizzante e un rosso da uve leggermente appassite, con un packaging trend che utilizza in etichetta i meme, strizza l’occhio ad un pubblico giovane.

Il calore e la magia della Bottaia

La bottaia

La nuova bottaia della Vini Vaccaro, da poco rimodernata e di recente inaugurazione, rappresenta il punto di partenza per una nuova sfida: accogliere gli enoturisti e farli sentire a casa. Un ambiente moderno e semplice, dove le vere protagoniste sono le botti disposte lungo il perimetro del salotto come ad avvolgere gli ospiti in un caloroso abbraccio. La sensazione di essere accompagnati in un viaggio che segue la storia non solo dei vini, ma di una famiglia, cristallizza il tempo in un momento indefinito, lasciando  spazio al relax.

Con una capienza totale di 21.500 lt, di cui 35 tonneau (500 lt) di rovere francese, 2 botti grandi da 2000 lt di rovere francese e sloveno. È nei tonneaux che affinano per circa 4/6 mesi i vini della Top Line: Eycos Salaparuta Doc, blend di Catarratto e Chardonnay e il Timè Salaparuta Doc, Grillo in purezza. Il Zoe Salaparuta Doc, blend di Nero d’Avola e Merlot, invece, per circa 12 mesi.

Nelle due botti grandi, il Nero d’Avola che viene riservato per il Sofè Salaparuta Doc, che affina per circa 14 mesi e il Nero D’Avola Riserva Salaparuta Doc che affina invece per almeno 24 mesi destinato all’edizione limitata di “Giacomo”, il primo tassello della collezione di famiglia, in cui c’è il profondo legame tra le diverse generazioni. È nato infatti dalla volontà di Carmelo Vaccaro che, in occasione della nascita del figlio Giacomo, ha voluto esprimere in questa Riserva Salaparuta Doc, l’amore di un figlio verso il padre e di un padre verso il proprio figlio. “A te Giacomo che mi hai dato la vita e a te Giacomo a cui la vita l’ho data” si legge nella retro etichetta.

La nuova bottaia vuole essere un luogo magico dove condividere piacevoli sensazioni e far sentire gli ospiti parte della famiglia. Al centro della bottaia sono presenti due lunghi tavoli in legno che consentono di accogliere e guidare nei tasting ben 35 persone con posto a sedere. La capienza massima della bottaia è di circa 150 persone.  E qui è possibile fare un viaggio a ritroso nel tempo dalle prime etichette “custodite” fino ai nostri giorni.

Foto credits: Samuele Sciacchitano

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