A naso in su per le vie di Petralia Sottana, nel cuore delle Madonie, dove la frenesia lascia spazio alla lentezza mentre si ammirano le case di pietra che si snodano tra vicoli e stradine.
Solo il rumore di passi sul selciato accompagna il visitatore, mentre arrivano, dagli usci aperti delle case, l’odore dei cibi che si spande nell’aria tersa, mentre lo sguardo è attento a cogliere ogni più piccola sfumatura di colore dei fiori e delle piante poste davanti le porte. Il borgo di Petralia Sottana è rifugio accogliente per chi voglia staccare la spina dal caos e ritrovarsi. Ma qui, a sorprendervi è l’ospitalità dei suoi abitanti che già con un semplice “buongiorno” o “buonasera”, pur non conoscendovi, vi fanno sentire a casa. Nel cuore del centro storico, si vive la magia di un posto da favola a “Il Castello”, un’oasi verde tra storia e cultura dove la famiglia Calderaro, papà Leonardo, mamma Silvana insieme ai figli Luca e Marco, vi accompagnerà in un soggiorno di piacevole relax. Dal tocco gustoso.
L’ albergo è frutto di un attento e accurato restauro che ha tenuto conto del particolare sito archeologico in cui è ubicato, l’antico Castello Normanno del 1062. Dodici camere di cui 3 suite con camino e terrazzo panoramico su un giardino interno. Gli alti soffitti con le travi in legno a vista e gli inserti di pietra tra le pareti, restituiscono il fascino senza tempo di un luogo nobiliare dotato però di tutti i comfort indispensabili. La cucina ha un posto di rilievo e già dalla prima colazione si potranno assaporare le torte, le marmellate ed i biscotti preparati dalle sapienti mani di mamma Silvana. “Le materie prime- dice ridendo Luca- sono a meno un metro perchè abbiamo una masseria dove coltiviamo tutto ciò che serve sia per il ristorante che per la pizzeria”. Lo scorso anno, “Il Castello” è stata premiata come “Miglior pizzeria di Sicilia” ed il segreto è anche …l’acqua. “ A parte la genuinità dei nostri prodotti dell’orto- continua- utilizziamo l’acqua priva di cloro che nasce in uno dei paesi delle Madonie, Geraci. Utilizzarla va a rafforzare il nostro legame con il territorio. La nostra pizza nasce da un impasto a lunga maturazione con un minimo di 72 fino a 100. La miscela di farine selezionate è composta da grani antichi siciliani, farina integrale e tipo 0 con crusca tostata. Il risultato è una pizza leggera e digeribile”. Alla masseria Sant’Elia è stata dedicata una pizza con i sapori ed i profumi dell’orto ma in tutte c’è quel quid che fa la differenza. Luca non ha dubbi. “ La passata di pomodoro rosso e di ciliegino giallo, tipo integrale- spiega- in cui utilizziamo tutte le parti del pomodoro dove si concentrano le sostanze piu importanti. Ovvero, la buccia ricca di sostanze antiossidanti ed antitumorali come il licopene ed i semini che contengono proprietà antinfiammatorie”.
Bontà, salute e benessere insieme nella cucina di mamma Silvana sono un gustoso antidoto per contrastare il passare del tempo ed anzi viverlo con gioia. Perchè la tavola di “Il Castello”è una festa per gli occhi e per il palato con i piatti della tradizione madonita come lo “stinco di maiale”, “che racconta Luca- viene fatto cucinare al forno per ben 8 otto ore con spezie ed aromi del territorio”. E tra i primi, il must, la pasta con il ragù del maialino Madonita, una specialità della casa che propone anche hamburger gourmet con carni selezionate delle Madonie. Il dolce per eccellenza qui è il tiramisù con ricotta e pistacchio di mamma Silvana ed anche il tradizionale sfoglio madonita, una sorta di cassata al forno ripiena di tuma, zucca candita, cannella e cioccolato. Una chicca di vera bontà per i palati gourmet.
E, per ultimo ma non ultimo, per il vino, il cliente può scendere nella cantina scavata nella roccia che un tempo ospitavano le carceri reali, dove alla perfetta temperatura di 16 gradi, sia in inverno che in estate, potrà scegliere qui tra una selezione di referenze in gran parte regionali. E non c’è null’altro da aggiungere per un soggiorno da “re” a “Il Castello” che ora, per sfuggire all’afa incombente delle nostre città, è arrivato il momento di vivere.
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