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A Palermo, allo Stand Florio, l’aperitivo è non-conventional

Metti una sera d’estate a Palermo con l’afa opprimente e come unico desiderio trovare un pò di refrigerio. Magari in un luogo elegante, magari in un giardino, magari a pochi metri dal mare dove poter vivere un’esperienza di gusto e fare quattro chiacchiere con gli amici, immersi nel profumo di erbe ed aromi del Mediterraneo. Un aperitivo fuori dal convenzionale, lontani dalla calca e dai rumori per vivere Palermo da una prospettiva diversa: quella dei Florio, gli imprenditori lluminati che hanno lasciato tracce significative nel capoluogo, che abbraccia la contemporaneità.

Lo Stand Florio, in via Messina Marine, 40, sulla costa sud del capoluogo dell’ Isola di cui da anni si aspetta la riqualificazione tout court da parte delle amministrazioni che da decenni si sono avvicendate, è il punto di svolta di una pagina nuova per la città di Palermo. A fare la differenza, è il privato.

Realizzato da Ernesto Basile su input di Vincenzo Florio Junior, il “padre” della Targa Florio, lo Stand Florio è un piccolo gioiello Liberty caro alla memoria dei palermitani d’antan che lo ricordano come il “tiro al piccione”.

Abbandonato al degrado dopo i dorati anni ’70 quando la Palermo bene si riversava sulla spiagge di Romagnolo e gli stabilimenti balneari -tra cui l’indimenticabile Lido Petrucci-, erano il cuore pulsante della movida, lo Stand Florio rinasce grazie all’architetto Giuseppe Vajana e al fratello Fabio, amministratore della Servizitalia.

Quest’ultima società si è aggiudicata, mediante bando pubblico, dopo aver presentato un progetto alla Soprintendenza, per i prossimi 50 anni la gestione e la valorizzazione di un’area di 4mila metri quadrati che è stata sistemata con fondi interamenti privati. Oggi lo spazio e la struttura a cui sono stati restituiti la dignità della memoria, è un contemporary hub aperto ad eventi privati, musicali, teatrali e culturali. Oasi di gusto, relax e natura, il giardino, dedicato a Donna Franca Florio, è lo straodinario scenario dove godersi dal martedì alla domenica, a partire dalle 19,30, gli aperitivi. Accanto ai classici cocktails, anche le signatures del bartender dello Stand Florio insieme alle specialità nate dalla creatività e professionalità dello chef Gaetano La Mantia. Must dell’estate 2024, è la pizza al padellino. “ E’ realizzata con un impasto a fermentazione mista, lievito madre e lievito di birra, questo processo serve a rendere la pizza particolarmente ricca di profumi e sapori- spiega lo chef- l’impasto rustico è composto da farina di tipo1, farina di segale integrale, farina di grano saraceno integrale e grani antichi siciliani. Abbiamo anche l’impasto alla curcuma con semi di sesamo nero”. Qualità e selezione delle materie prime per il topping, i punti di forza di una pizza al padellino che si lascia ricordare a lungo per la morbidezza e la bontà del gusto. Il cliente può scegliere sia l’impasto che il topping. Ampia è la scelta: dalla burrata di bufala con crudo di gambero rosso al fior di latte siciliano con cotto di suino nero al vino e chips di zucchine. Ed ancora, dal brasato di maialino nero con fondo bruno di vitello e fonduta di caciocavallo. C’è anche la pizza al padellino per i vegetariani con humus di ceci, scalora saltate e capuliato ( tritato) di pomodoro secco. Ottimi anche le cruditè di mare e la selezione di salumi e formaggi per un viaggio alla scoperta delle eccellenze della Sicilia. Particolarmente curato il servizio con il personale che spiega nel dettaglio le portate che accompagnano l’aperitivo. Che, qui allo Stand Florio, rifugge ogni banalità. Non conventional .

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