“L’Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”. Sotto l’epigrafe che campeggia sul Tetro Massimo così in alto da diventare monito e curiosità per chiunque si soffermi a leggere, epigrafe che la storia attribuisce, verosimilmente, a Francesco Paolo Perez letterato, ministro e sindaco della Palermo di allora, si svolge una serata all’insegna di un’arte che forse l’autore non aveva annoverato tra quelle che lo ispirarono ma che oggi rivela la sua grandezza e capacità di inclusione, convivialità, internazionalizzazione, collaborazione e beneficienza.
Giovedì 16 marzo nei Giardini del Massimo, accolti tra Piazza e Teatro, si è svolta una serata di cui Palermo avrebbe bisogno più spesso per riprendere il suo antico ruolo di capitale: cinque artisti del cibo, dal dolce al salato impegnati, insieme, in una cena evento a favore della Fondazione Franco e Piera Cutino per l’acquisto di dispositivi medici per i malati di Talassemia.
Condividendo cucina e scena senza necessità di emergere come la consapevolezza detta, i Maestri Cuttaia, Trentacosti, Gaglio, Amato e Bachour il best pastry chef al mondo 2018 e 2022, ognuno nel proprio ambito, hanno creato per la serata un menù irripetibile accompagnato dai vini dell’antica cantina Tasca D’Almerita rappresentata, per l’occasione, da Ivo Basile responsabile marketing e serviti dai sommeliers Ais.
Vediamo il menù nel dettaglio.
Finger di benvenuto, Pastry chef Francesco Palumbo
Finger di rosticceria siciliana rivisitata con i ripieni della tradizione, gustosi ma senza eccessi di condimento né di lavorazione.
Vino: Almerita brut 2020 –Tenuta Regaleali
Antipasto Mandorlo in fiore chef Carmelo Trentacosti del MEC, 1 stella Michelin a Palermo.
Calamaro, piselli, mandorle, caviale calvisius traditional royal.
Piatto di grande eleganza, perfettamente composto, al gusto è estremamente delicato.
Vino: Mozia 2023- Tenuta Tasca Whitaker
Primo, risotto “Frittedda di mare” chef Gian Vito Gaglio, chef resident dei Giardini del Massimo.
Carnaroli, scampi, fave, fondo di vitello.
Anche qui troviamo prodotti semplici con un richiamo alla frittedda di fave palermitana, stavolta arricchita dalla dolcezza degli scampi ed esaltata dalla sapidità del fondo di vitello.
Vino: Nozze d’oro 2020 – Tenuta Regaleali
Secondo, Falsomagro di seppia chef Pino Cuttaia de “La Madia” di Licata, due stelle Michelin
Seppia, suino nero dei Nebrodi, ragusano Dop.
Accostamento insolito per uno dei piatti più famosi del bistellato Cuttaia che unisce consistenze di vario genere, elementi che gradualmente aumentano la sapidità di un piatto apparentemente semplice e definito con una nota agrumata.
Vino: Ghiaia Nera 2021- Tenuta Tascante.
Pre –dessert CBL, Pastry Chef Giuseppe Amato, direttore della Mag Academy di Palermo.
Cocco, banana, lime e base croccante.
L’espressione massima della nuova pasticceria, tre soli ingredienti per un dessert al cucchiaio estremamente gradevole e delicato.
Vino: Diamante Tasca D’Almerita 2023 – Tenuta Regaleali
Dessert Cioccolato fondente 100%, Pastry Chef Antonio Bachour:
Altro dolce al cucchiaio apparentemente scontato se non fosse che il fondente 100%-naturalmente amaro- non si percepisce come tale e viene accostato alla menta in foglie e a note sapide che esaltano il gusto del cioccolato. Presentazione perfetta.
Vino: Diamante Tasca D’Almerita 2023 – Tenuta Regaleali
Coccole finali Pastry Chef Nino De Pasquale
Mini assaggi di pasticceria di mandorle declinata in diversa varianti, macarons mignons meravigliosamente morbidi, piccoli pasticcini al cioccolato. Con stupore il dolce derivante dallo zucchero non si percepisce al contrario della mandorla, pistacchio e cioccolato.
Questa serata all’insegna delle Stelle, che fossero astri o chef, è stata voluta fortemente dalla Mag, Master Academy di Palermo, fondata da Antonio Galvagno già patron di Elenka, la più importante e storica realtà di pasticceria artigianale siciliana, fondata dal nonno Antonino negli anni dello sviluppo economico di Palermo.
L’obiettivo dell’Accademia è quella di –far provare direttamente a chi si accosta alla pasticceria la qualità dei nostri prodotti che diventano il punto di partenza di creazioni eccezionali, elaborate dalla mente dei pastry chef che con noi hanno collaborato e continuano a farlo-, come dice Antonio Galvagno.
Se già Giuseppe Amato, direttore della Mag Academy e per l’occasione presentatore della serata, è stato eletto miglior pasticcere da ristorazione al mondo per l’associazione Les Grandes Tables du Monde nel 2021, questa tappa palermitana di Antonio Bachour per il suo prestigioso e ambitissimo corso sulla viennoiserie moderna, unica in Italia e proprio alla Mag, è la conferma che evidentemente la visione di Galvagno sull’eccellenza dei prodotti dell’artigianato siciliano era corretta.
E parafrasando il nostro Francesco Paolo Perez possiamo dire che “la cucina rinnova e unisce i popoli, estraneo alle scene chi non si appresti a condividere la propria virtù!”
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