Lo Shalai presta un fianco ‘a Muntagna’, l’altro al Mare, palesandosi come crocevia amplificato dell’anima poliedrica del paese Etneo che lo ospita.
Situato in una residenza nobiliare di fine ‘800, il resort si presenta la storia della Sicilia in chiave moderna, e negli arredi delle camere e nei piatti dello chef Giovanni Santoro, giovane ma così esperto dei sapori del luogo da aver già ottenuto la prestigiosa stella Michelin.
Che il soggiorno sia breve o lungo, che chi venga abbia optato per un massaggio rilassante o un viaggio culinario per i sentieri di Linguaglossa, l’unica cosa che importa alla famiglia Pennisi e lo Chef Santoro è che chiunque vada via, saluti così: “Mi Shalai”.
E se la soddisfazione del post soggiorno mette d’accordo tutti, la vera sfida da affrontare, lo sa bene la famiglia Pennisi, è il pre-soggiorno, in cui tutte le energie sono spese per riuscire a comunicare, prima ancora di viverla, l’anima del resort e il carattere di Linguaglossa.
Ne abbiamo parlato con Luciano Pennisi, l’incarnazione dell’ospitalità calorosa e confortante dello Shalai.
- La Sicilia è un continente. La Sicilia è location per le serie dell’HBO. Come mai ci ritroviamo a parlare di strategie di Marketing?
La Sicilia è un continente. La Sicilia è location per le serie dell’HBO. Come mai ci ritroviamo a parlare di strategie di marketing? Perchè il marketing sta alla base di qualunque strategia, sia essa di natura commerciale e comunicativa. Senza questo fondamentale strumento di programmazione, l’offerta e la domanda non possono incontrarsi.
Penso sia naturale ed anche necessario che nel percorso di crescita compiuto da Le Soste di Ulisse guardiamo ad esso nella convinzione che la nostra associazione, oltre a non perdere mai di vista lo scopo principale con cui è nata ossia fare rete ed aiutarsi a vicenda, deve continuare a rafforzare l’idea di essere sinonimo di garanzia per i turisti e i viaggiatori che scelgono la Sicilia. Noi diamo loro la possibilità tangibile di vivere questa meravigliosa terra attraverso esperienze e approcci che fanno parte del DNA di ciascun associato. Ciò consente di conoscere la Sicilia attraverso una progressiva scoperta e grazie ad esperienze e momenti decisamente insoliti e unici perché conosciamo i nostri territori e ne siamo, fieramente, ambasciatori e cantastorie.
- I turisti stranieri che vengono allo Shalai si interrogano sul naming? E come reagiscono?
Shalai! In fase di realizzazione della nostra “casa” con 13 camere, ci siamo interrogati a lungo sulla scelta del nome che doveva contenere tantissime caratteristiche. Intanto doveva essere sinonimo del nostro territorio alle pendici dell’Etna, doveva testimoniare l’animus della famiglia Pennisi e infine doveva garantire quegli standard di qualità e accoglienza che da sempre fanno parte del nostro modo di intendere l’ospitalità. Un giorno in modo naturale confrontandoci e interrogandoci su ciò che potevamo offrire ai nostri ospiti e su come gli stessi avrebbero potuto vivere l’esperienza nella nostra struttura, ci siamo risposti, all’unisono, che si sarebbero dovuti scialare. L’abbiamo buttata lì senza pensarci ed in quell’istante è nato Shalai ed è stata coniata la nostra personale idea di ospitalità. Ancora oggi, a distanza di oltre dieci anni, abbiamo il feedback giusto. Quando ci salutano, confermano che nessun altro nome sarebbe stato perfetto per definire la loro esperienza da noi. E questo riempie sempre di profondo orgoglio e ne siamo grati!
- Quali sono le rotte da seguire in futuro?
L’esperienza covid ha cambiato per ciascuno la percezione dell’idea di vacanza, sia nelle scelte da compiere, ma anche nelle aspettative che si hanno. Oggi, ancor più di ieri, siamo convinti che i viaggiatori hanno bisogno di tranquillità, di vivere esperienze che emozionano e lasciano un segno nell’anima al punto da custodire nel cuore il luogo scelto. Parlare di vacanza su misura è direttamente proporzionale all’idea di introdurre i nostri ospiti nel mood che caratterizza la struttura. A Shalai, la famiglia Pennisi è costantemente presente per cogliere anche il minimo desiderio di un ospite e renderlo reale. Ritengo che oggi il turismo sia da confezionare veramente su misura e un viaggio deve essere, necessariamente, sartoriale proprio per restituire a chi ci sceglie la stessa attenzione che noi riceviamo nel momento in cui sono nostri ospiti. E su questo la Sicilia ha solo da insegnare!
Cover Image: photo Credit to Paola Licciardello
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