Una cucina marinara alquanto semplice in ricordo dei profumi e sapori delle vecchie famiglie di pescatori: questa la filosofia che si cela dietro il successo dell’Oasi Osteria del Mare che, situata sulle spiagge del borgo marinaro di Licata, viene magistralmente gestita dalla famiglia Morello, rinomata sul territorio licatese per il suo legame con il mondo del pescato.
Avviato nel 1995 lo stabilimento balneare Oasi Beach, nel 2005 si sviluppa l’idea di progettare e realizzare un ristorante che potesse esprimere al meglio le peculiarità della cucina locale. Nasce, così, l’Oasi Osteria del Mare nel quale, a due passi dalla riva del Mediterraneo, poter degustare straordinarie pietanze in una magica atmosfera filtrata dalle grandi vetrate in grado di porre la clientela a stretto contatto con il litorale siciliano.
Note di successo: famiglia e tradizione. Figli di pescatori, Giovanni e Teresa rivestono il ruolo di addetti alla cucina mentre Ivana pone il suo occhio vigile sulla parte gestionale e logistica delle sale. Mamma e papà, sempre pronti a contribuire con la loro esperienza, prendono parte alla selezione del pescato locale del giorno.
“La nostra storia è strettamente legata al mare in quanto i nostri genitori erano specializzati soprattutto nella pesca del pesce di paranza, come scampi, gambero rosso e bianco – afferma il cuoco Giovanni Morello – L’Oasi Osteria del Mare nasce, quindi, dal desiderio di rendere la nostra cucina marinara un vero e proprio lavoro da associare al già preesistente stabilimento balneare. Le due strutture sono in perfetta sintonia, infatti, consentono alla clientela di poter usufruire del servizio di ristorazione dopo una giornata trascorsa in spiaggia”.
L’Oasi Osteria del Mare, aperta tutto l’anno eccetto il mese di novembre, si identifica per menù a base di piatti freschi e colorati, dai profumi intensi e sapori ben riconoscibili. Giovanni e Teresa Morello, infatti, scelgono di lavorare il pescato locale in abbinamento con pochissimi ingredienti, pur di mortificare il meno possibile il prodotto e azzerare la mistificazione nei piatti. Ampio spazio, quindi, ad un buon olio d’oliva e a verdure quasi sempre locali.
Tra i piatti più richiesti si colloca la calamarata al ragù bianco di ricciola e la pasta con i ricci che, rinominata “no ricci”, contiene in sé un ingrediente da scoprire. A contraddistinguere la cucina della famiglia Morello sono, però, due intramontabili pietanze: la caponata di mare con la piccola variante dettata dalla presenza di pesce fritto di paranza deliscato e tagliato a pezzettini e la rimozione della salsa di pomodoro, nonché il gambero rosso alla pescatora con gamberi rossi saltati in padella su olio d’oliva, aromatizzati con prezzemolo, origano e aglio e, poi, sfumati con del vino bianco.
Una proposta alternativa ai piatti marinari proviene dai forni della pizzeria sempre pronta a sfornare pizze su impasti di 48h e, in particolare, la tradizionale Fuazza con salsa buttiglieddru, ciliegino fresco, acciughe sott’olio, cacio ragusano, primo sale e olive.
“Siamo molto soddisfatti del nostro progetto e del successo che sta riuscendo a riscuotere – dichiara Giovanni Morello – Il nostro intento è, adesso, quello di mantenere ciò che in questi anni siamo diventati affermandoci sul territorio ad ampio raggio. Per i progetti futuri, invece, c’è ancora tempo ma sono certo che verranno in divenire”.
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