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A Licata, la CHIATTULIDDRA torna a far parlare di sé dopo mezzo secolo. Protagonista, tra gli altri, il pizzaiolo Gianluca Graci.

A Licata, attorno ad un chicco di grano antico siciliano in grado di ambire al riconoscimento DOP per le sue autentiche qualità e lodevoli potenzialità, si riaccendono i riaccendono i riflettori.

Un progetto di riscoperta, recupero e valorizzazione della Chiattuliddra che, scomparsa da oltre 50 anni, torna a far par parlar di sé grazie all’intuizione di Tony Rocchetta e alla collaborazione di alcuni esponenti locali del settore. Tra le figure coinvolte, il rinomato pizzaiolo licatese Gianluca Graci che, conosciuto come titolare di Fauzzeria, autore della sua pizza “diversamente siciliana” e ideatore del Muffuletto arrotolato, utilizzerà questa varietà autoctona millenaria, dalla forma un po’ schiacciata, per la preparazione di pizze e, soprattutto, dello sfincione a km0 con salsa buttighieddru licatese.Decisamente più leggera per il bassissimo contenuto di glutine e notevolmente carica di proteine, la farina prodotta con la Chiattuliddra conferisce al prodotto finale un’elevata digeribilità anche per i soggetti diabetici, nonché un sapore, un odore e un colore riconducibili al pane di una volta.

“Essendo un grano antico non garantisce un’elevata resa in termini di quantità di farina e questo ne determina l’impossibilità di macinazione in mulino e vendita nella grossa distribuzione. L’aspetto positivo, però – illustra il pizzaiolo Gianluca Graci – si rivela nel fatto che, grazie al progetto di Tony Rocchetta, la Chiattuliddra resterà a Licata per la coltivazione e la lavorazione finale. La scelta di porre in sinergia un panettiere, un pizzaiolo e uno chef per affidare rispettivamente loro la produzione di pane, pizza e pasta – continua – penso che si rivelerà la chiave vincente per un progetto che mira alla realizzazione di un prodotto certificato tutto esclusivamente licatese”.

Il progetto firmato Tony Rocchetta prende avvio lo scorso anno e trova seguito nel Chiattuliddra Fest, la prima festa della mietitura svoltosi a Licata domenica 18 giugno. Un evento un po’ fuori dai canonici schemi, in grado di accompagnare i partecipanti alla scoperta dell’ampio patrimonio licatese, tra tradizioni e ricordi di quelle attività che un tempo venivano svolte dai contadini locali. Una visita guidata al Museo archeologico per ammirare le attrezzature utilizzate per la mietitura a mano e approfondire le connessioni tra la cultura greca e i grani antichi, a seguire, la dimostrazione in campo della vera e propria mietitura e del ciclo produttivo della spiga trasformata in farina presso la fattoria didattica Sicilia e Gusto.

Per concludere, un duplice momento di riflessione e valorizzazione delle eccellenze locali attraverso un convegno e una degustazione di prodotti tipici realizzati con le farine di grani antichi.”Sono molto felice di essere stato coinvolto sin dall’inizio in questo progetto perchè amo la mia terra e credo fortemente nelle potenzialità che la contraddistinguono. Poter, quindi, contribuire alla promozione dei nostri prodotti è per me motivo di orgoglio – afferma Gianluca Graci – Ci tengo a ringraziare Tony Rocchetta che, dopo avermi consegnato lo scorso anno il primo kg di raccolto ottenuto e testato i risultati prodotti, ha continuato a credere in me affidandomi il ruolo di unico pizzaiolo in questo suo progetto. Sono certo – continua – che, lavorando in sinergia, riusciremo nei prossimi anni ad ottenere il riconoscimento dop per queste tre tipologie di prodotti”.

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