Metti un pomeriggio di metà novembre, una delle vie più conosciute da turisti e residenti, un folto gruppo di commercianti e si accende il progetto “Santa Filomena District”.
Un esperimento socio-urbano dove il volontariato della comunità si trasforma in un laboratorio produttivo di idee, interventi, azioni ed eventi. Con questo spirito di condivisione e voglia di fare lo scorso 18 Novembre, il comitato di Via Santa Filomena ha inaugurato a Catania “Accendiamo la Via” con l’intento di trasformare via Santa Filomena in un distretto che sia simbolo di rinascita per la città partendo da una attiva valorizzazione urbana e promozione culturale.
Da area abbandonata e poco sicura, questa importante arteria cittadina si è trasformata nel corso degli anni in un’isola felice grazie alla volontà di commercianti e residenti che insieme hanno creato un luogo simbolo di Catania.
“Negli anni, questi 180 metri sono diventati il simbolo di una comunità che si impegna per favorire la promozione culturale e sociale della città. Via Santa Filomena ospita realtà d’eccellenza, che contribuiscono a raccontare una Sicilia diversa, che non si ferma ai luoghi comuni” – commenta Andrea Graziano, proprietario di Fud Bottega Sicula e promotore del Comitato Santa Filomena District – “Credo tantissimo in questo progetto e nella potenzialità di questa straordinaria via. L’unione di cittadini e imprenditori per migliorare lo stato delle cose è il modello giusto per dimostrare che certi obiettivi si possono raggiungere senza aspettare che qualcuno faccia le cose per noi. Vogliamo dare qualcosa in più a questa città, è questo lo spirito e la volontà che muove le nostre azioni” – conclude Andrea Graziano.
“Dodici anni fa, quando io e la mia socia abbiamo aperto la libreria, abbiamo intuito la straordinaria potenzialità di questa via nel raccontare una Sicilia ma soprattutto una città diversa dagli stereotipi” – aggiunge- Angelica Sciacca, della Libreria Vicolo Stretto.
“Passeggiare per via Santa Filomena non significa solo andare a mangiare ma imbattersi in un incontro di lettura oppure fermarsi ed entrare nel mondo dei profumi” – conclude Antonio Alessandria di Boudoire 36.
Noi abbiamo partecipato alla suggestiva accensione delle luminarie, alla presenza di turisti, residenti, commercianti e del vicesindaco di Catania, Paolo La Greca, che decorano l’intera via e simboleggiano un nuovo inizio fatto di progetti e condivisione.
-In cosa consiste il vostro progetto?
L’idea è quella di riunire i ristoratori di questa via e mandare un messaggio non solo di aggregazione tra tutti noi ma di unione insieme agli abitanti della zona perché per la prima volta si va d’accordo residenti e operatori del settore. L’obiettivo è di dare vita a una via dove ci sia maggiore sicurezza grazie anche all’installazione di un nuovo sistema di videosorveglianza che copre l’intera area. Ma non solo oggi via Santa Filomena si è trasformata in un’area pedonale di centottanta metri dall’anima green che molti turisti vengono a visitare e in un prossimo futuro ci sarà l’installazione di nuove fioriere e piante capaci di assorbire l’inquinamento e di rinfrescare lo spazio circostante. Il progetto parte da quei ristoratori che operano in questa via da più di 15 anni e dalle nuove realtà che hanno subito aderito all’iniziativa- risponde Igor Farfante volto storico della Polpetteria.
-Com’è stato vedere crescere negli anni questa via?
Neanche noi ci credevamo! Prima esistevano piccole realtà oggi è diventata un punto di riferimento per tutta la città e per i tanti turisti che ogni giorno vengono qui- continua Igor.
Quella di oggi è stata anche una inaugurazione simbolica – fa eco Davide Fichera del ristorante Palinuro – Attraverso l’accensione di queste luci, e vogliamo ringraziare Dibenedettolight Design per averci sostenuto con la sua esperienza e professionalità, accendiamo questo progetto di convivialità con tutto il resto degli operatori tra B&B, case vacanze e altre realtà imprenditoriali. È un’ottima iniziativa che ci permette da una parte di rivalutare il territorio e dall’altra di caratterizzarci rispetto ad altre zone grazie a uno spirito collaborativo e di condivisione che non è poi così scontato in questo settore.
-Quanto lavoro c’è dietro e quanto ce ne sarà ancora?
Tanto, tantissimo! – risponde Andrea Graziano – Stiamo cercando di creare una unione per affrontare tutti insieme quei progetti che ci siamo prefissati e dare una risposta concreta con il nostro lavoro alle difficoltà e ai disagi in cui versa la nostra Città. Il Santa Filomena District è il coronamento di un lavoro lungo diversi decenni e quest’anno abbiamo continuato a fare quello che facciamo da anni ma strutturandolo un po’ meglio. C’era un progetto presentato nel 2012 al Comune, alla fine abbiamo deciso di farlo da soli, autotassandoci e grazie ai fondi che siamo riusciti a mettere da parte periodicamente facciamo la disinfestazione, siamo riusciti a creare una concreta gestione dei rifiuti, programmiamo una pulizia straordinaria dell’intera via e adesso come già accennato dai miei colleghi abbiamo installato un nuovo sistema di videosorveglianza.
-Dove volete arrivare?
L’ obiettivo per noi è restituire alla Città un luogo sicuro, pulito che possa offrire dei servizi efficienti in una location unica e suggestiva. Questo è solo l’inizio di una nuova avventura. Nel prossimo futuro abbiamo in programma non solo la realizzazione di eventi enogastronomici e culturali, come la presentazione di libri o focus sulla birra e il vino, ma la realizzazione di pannelli informativi in doppia lingua che racconteranno la storia di questa via e l’attivazione dell’account social “Via Santa Filomena”- conclude Luigi Santo Nocito di Ghisa
Agricolab, Palinuro, Gourmet Drink, Filomena Domus, B&B Filo15, Il Sale Art Cafè, Moon, Fud Bottega Sicula, Hygge House, Curtigghiu, Boudoir 36, Libreria Vicolo Stretto, L’Horologe, Filomena Suite Apartments, Filohome 44, Ghisa, Polpetteria, Polpetthouse, Dibenedettolight Design ecco i nomi di questi sognatori che con illoro progetto ci insegnano a credere nei sogni, a cambiare con le nostre mani quello che può essere maggiormente valorizzato e a poter dire a voce alta: “A Catania è possibile fare certe cose, creare un’Isola felice e cambiare quello che non va!” E speriamo che questa iniziativa possa regalare uno spirito e una voglia di emulazione per accendere ancora più Vie!
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