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A Catania, cinque ristoranti della nuova guida Michelin e la voglia di raccontare la Sicilia

Piazza Duomo Catania

Evento informale” questo l’oggetto della mail che invita i cinque ristoranti inseriti da pochissimo all’interno della Guida Michelin a un’occasione di convivialità per festeggiare l’obiettivo professionale raggiunto e aprirsi a un momento di confronto e collaborazione fra tutti loro.
Cosa potrebbe bollire in pentola? Lo scopriremo martedì 16 maggio, giornata in cui gli chef insieme alle loro brigate si incontreranno nella location dei Faraglioni per brindare a questo traguardo che per tutti è solo un punto di partenza.


Cinque ristoranti, cinque cuochi con le loro brigate, cinque idee di cucina e racconto del territorio che custodiscono la loro individualità e che tracciano un quadro della nostra Catania viva, curiosa e in continuo fermento.
Il desiderio di raccontare una forte territorialità attraverso le singole idee dove la tradizione della nostra cucina, tra contaminazioni e sperimentazione, diventa un viaggio gastronomico che racchiude e propone una Sicilia aperta e innovativa ma ben legata alla sua storia.

«Aver ricevuto questo riconoscimento è un grande motivo di orgoglio per noi e ci spinge a fare sempre meglio – queste le parole di Simone Strano, chef del Grand Hotel I Faraglioni – ci fa capire che stiamo lavorando bene e lo stiamo facendo nel modo giusto. L’idea di questo brindisi nasce dal desiderio di creare qualcosa di importante e concreto tra noi. Ognuno di noi ha la propria peculiarità e idea di cucina e rappresenta una risorsa per la nostra città, se riuscissimo a creare delle collaborazioni concrete sarebbe un grande passo avanti in grado di fare crescere noi, le nostre brigate ma soprattutto la nostra Catania, in un’ottica che sia stimolo e confronto per ognuno di noi. Sono sicuro che Bianca, Mario, Manuel e Saverio accoglieranno con entusiasmo questa proposta che non significa perdere la propria individualità ma creare una rete collaborativa che possa aiutare ognuno di noi nella crescita personale e professionale».

Un’idea accolta con entusiasmo anche da Mario Casu chef e padrone di casa della sua Casu Osteria Contemporanea: “Abbiamo ricevuto questa grande notizia a nemmeno un anno di apertura del nostro locale. Qui proponiamo una cucina autentica legata ai valori e ai prodotti della nostra Isola, con una forte componente identitaria che si racconta attraverso piccole contaminazioni ma legata indissolubilmente al territorio. Questo è solo un punto di partenza, un obiettivo che ci sprona a far sempre meglio, rimanendo però, della nostra idea di cucina dove chi viene a trovarci possa sentirsi a casa e conoscere da vicino la territorialità dei nostri piatti. La Sicilia e in questo caso Catania ha dato prova che esistono tante realtà differenti tra loro ma in grado di raccontare un grande ventaglio che racchiude in sé l’eccellenza gastronomica catanese in un mosaico di idee e ricette. Simone è una persona che ha un gran cuore e sono sicuro che una collaborazione tra tutti noi non possa che aiutare la nostra città e noi stessi. Non vediamo l’ora di aprire questa bottiglia tutti insieme e brindare alle nuove opportunità che si presenteranno giorno dopo giorno”.

Stesso entusiasmo anche per Bianca Celano e il suo Materia- Spazio Cucina: “Quando è arrivata la comunicazione ufficialeè stata una grande emozione e il mio primo pensiero è andato alla Brigata di Cucina e Sala, e subito dopo a Marianna Nociforo e Antonio Spera, gli architetti proprietari di Habitat e del ristorante, perché tutti loro hanno creduto in me. Oggi posso dire con orgoglio che siamo una grande squadra dove ognuno di noi ha la propria identità e il proprio ruolo. Sono stati mesi di lavoro stressante e intenso, mi piace pensare sia stato un po’ anche merito mio, per tutti i sacrifici che in questi mesi hanno affrontato con passione e dedizione, è stato come dire: guardate dove siamo arrivati! Abbiamo aperto ufficialmente al pubblico a gennaio e a meno di due mesi è arrivato questo importante riconoscimento, mentre invece la cucina è una realtà nata due anni fa. Oggi proponiamo una cucina legata indissolubilmente al territorio e alla stagionalità, il lockdown ci ha portato a scoprire e a valorizzare maggiormente la dimensione umana. Tutto si è ridimensionato, se prima si viveva in maniera più frenetica oggi invece la riscoperta del territorio e di chi qui produce creando delle eccellenze, ha portato a creare delle collaborazioni che oggi sono diventate fondamentali. L’invito di Simone e di tutta la squadra dei Faraglioni è una nuova possibilità di crescita per tutti noi, fare rete e crescere insieme sarà un nuovo emozionante obiettivo”.

Pasta con l’aggrassato sfumata con un marsala De Bartoli con del pecorino siciliano da grattuggiare sopra.

La zuppa di pesce con cous cous, pomodori secchi, arancia candita e pesci del nostro mare come i gamberi catanesi in brodo affumicato con un te cinese.

Credit photo: ALFIO GAROZZO

Manuel Tropea con il suo Concezione Restaurant aggiunge: “Questo traguardo è per me il riconoscimento del duro lavoro di tanti anni, ma anche dell’impegno di tutta la squadra. A meno di un anno dell’apertura abbiamo ricevuto questa gratificazione importante; i nostri piatti continueranno a raccontare una cucina concettuale e provocante, con la consapevolezza in più che anche gli esperti del settore l’hanno apprezzata. Io ho sempre lavorato duramente da quando avevo 15 anni. Ricordo che a 17 anni finivo di lavorare la notte alle due sapendo che l’indomani mi sarei dovuto svegliare presto. È lì che il ragazzo che c’è in te inizia a crescere e a diventare un uomo, oggi posso dire con certezza che essere un cuoco ti aiuta nella crescita personale, riesci ad organizzarti meglio e a cercare sempre il meglio. L’invito di Simone? Sarà un bel modo di poter finalmente creare dei rapporti concreti di fiducia e collaborazione. Possiamo crescere individualmente, e questa entrata in guida ne è l’esempio concreto, ma insieme possiamo cambiare davvero e creare qualcosa di realmente innovativo “regalare alle persone che ci vengono a trovare un quadro di una città che riesce a offrire diverse sfumature dove ognuno di noi è un tassello di un grande mosaico che si riempie di emozioni e racconti differenti”.

Piatto innovativo: Rama di Napoli

Piatto della tradizione rivisitato: Passeggiata in via plebiscito (tortelli con la carne di cavallo)

Saverio Piazza Chef di Acqualavica conclude dicendo: “Un riconoscimento importante perché valorizza la nostra scelta di approfondire la cucina siciliana, con un tocco di leggerezza ed eleganza”.

Sono storie di viaggi, di passione, di uomini e donne che si raccontano nei piatti e nelle interpretazioni, offrendo un nuovo itinerario gastronomico della nostra città, spinto dalla voglia di costruire insieme, di creare collaborazioni per portare avanti le tradizioni di una Città senza perdere le singolarità e le peculiarità degli chef e dei ristoranti coinvolti.

Credit photo: Acqualavica | Catania

Cover image credit photo: depositphotos.com

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