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A Casa Diodoros, per gli chef Salvatore e Vincenzo Butticè la cucina è un atto d’amore. In pairing con i vini di CVA Canicattì fine dining al chiaro di luna

Quando le pietanze diventano strumento per rileggere la propria storia, tramandare valori e custodire la propria identità, ecco che una cena enogastronomica nell’incantevole cornice della Valle dei Templi si qualifica come esperienza culturale e multisensoriale.

Dal titolo “Fine Dining sotte le stelle”, l’evento, organizzato grazie alla collaborazione de Il Parco Archeologico della Valle dei Templi e Il Moro Ristorante di Monza, anima la storica Casa Diodoros focalizzando l’attenzione degli ospiti sull’autentico tema “miti greci all’ombra dei templi”.

Ibridazione culturale, licenze poetiche e note tecniche non sovrastanti hanno contraddistinto le pietanze proposte dagli chef Salvatore e Vincenzo Butticè, risultato di una puntigliosa ricerca antropica mirata ad esaltare e rievocare la genuinità e semplicità dell’antica cucina greca.

E così, avvolti dalla maestosità e imponenza del Tempio della Concordia, si raccontano storie e si percepiscono sapori e profumi delle eccellenze locali valorizzate dalla straordinaria esperienza e dedizione della famiglia Butticè.

Si aprono le danza con Il Bacio di Afrodite, un binomio di pomodoro pizzutello e cernia per un tripudio di dolcezza e delicatezza. Segue Il Banchetto di Poseidone con frutti di mare di giornata accuratamente abbinati secondo un bilanciamento perfetto. Semplicità e profondità si armonizzano, poi, ne Il Pasto dei Filosofi che arricchisce la sarda con del finocchietto selvatico.

Attenti al territorio e alle sue eccellenze e peculiarità, Salvatore e Vincenzo Butticè firmano un menù degustazione stilato ad hoc. Un gusto naturale e semplici ingredienti rievocano la purezza del mare, espressa nel Pescato alla ghiotta denominato La Tradizione di Ulisse.

Un estratto di anguria e sambuco accompagna alle dolci note finali, proponendo al palato un trionfo di freschezza in quello che qui prende il nome di Il Nettare degli Dei.

La Dolcezza di Dionisio si pone a sigillo, quale dolce didattico con ricotta, canditi e marzapane per una cassata siciliana rivisitata.

Nulla può, infine, arricchire la cena se non una degustazione di vini, accuratamente selezionati per esaltare profumi e sapori di ogni piatto. E, quindi, CVA Canicattì, Satari Brut Metodo Charmat, Fileno Grillo, 1934 Grillo Chardonnay.

L’incantevole Valle dei Templi, da sempre scrigno di pura magia, evidenzia ancor di più la sua autenticità sottolineando il credo della famiglia Butticè: cucinare è un vero e proprio atto d’amore.

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