Un amore a prima vista talmente forte da rivoluzionare senza preavviso un programma di ristrutturazione già avviato e che, come fulmine a ciel sereno, darà vita ad Aquanova Hosteria a Canicattì in un vecchio acquedotto del 1870.
20 posti a sedere e un team di 13 membri guidati dallo chef Pietro La Torre intento a far vivere un esperienza enogastronomica con un susseguirsi di emozioni e sensazioni dettate dalla puntuale ricerca del taglio e della cottura perfetta, della succulenza e della morbidezza. Un progetto volto alla realizzazione di un ristorante ideato come laboratorio dove tutto il team agisce con creatività e confronto costante per una capillare attenzione ad ogni singolo dettaglio.
“Ammetto che l’acquisto del locale è stato un grande investimento poichè in quel momento la struttura era un vero e proprio un rudere, ma viste le vecchie cisterne me ne innamorai talmente tanto che non ebbi alcun dubbio sull’interrompere i lavori nell’altro locale per dare vita ad Aquanova Hosteria – racconta lo chef Pietro La Torre – Sin dall’ingresso al nostro locale ci teniamo a trasmettere la filosofia della cucina, ma soprattutto l’idea che non si tratta di un classico ristorante, ma di casa nostra e come quando in una casa siciliana si accoglie l’ospite offrendo un qualcosa anche noi offriamo immediatamente un piccolo dolce. Nello specifico – continua – consegnamo loro un paté di salmone Alaska affumicato e all’esterno un cioccolato al caramello, granelle, caviale e zeste di limone, un mix di sapori che con un solo assaggio consentirà di percepirne gusti e sentori”.
Aperitivi, antipasti, primi e secondi, tutti espressione di una cucina codificata dove il gusto assume un ruolo fondamentale e un rapporto intimo con la materia prima consente un controllo totale dei processi di lavorazione, dalla cottura alla temperatura e alle singole tecniche applicate. Tra i menù degustazione da 5, 7 e 9 portate, quello più originale porta il nome “Hai fiducia in me” con piatti quasi giornalieri così da soddisfare anche le richieste di chi torna con frequenza. Le pietanze, selezionabili anche nei menù alla carta frequentemente variati, sono tutte in funzione della stagionalità. Circa 2300 sono, invece, le importanti etichette presenti in cantina in grado di attirare una clientela di veri intenditori provenienti da zone limitrofe e non solo, come Gela e Catania.
“A differenza del passato dove la mia attività era influenzata dalla necessità di portare il pane a casa e di dover guardare più alla quantità occupandomi di grandi eventi, oggi Aquanova Hosteria, con la sua qualità fuori misura, mi consente un contatto in più con la materia prima da trattare con fantasia e massimo rispetto pur di trasferire al cliente le mie stesse sensazioni – afferma lo chef- La mia cantina è un gioco di equilibri che da sempre desta curiosità in coloro che decidono di raggiungerci per assaggiare pietanze importanti accompagnate da un’ottima bottiglia. Per i nostri clienti organizziamo anche originali cene in cantina”.
La storia di Aquanova Hostera è una storia di professionalità, passione, creatività, amore ed entusiasmo, tasselli imprescindibili per poter ottenere negli anni piccole grandi soddisfazioni. Oggi il locale dello chef Pietro La Torre oltre a ricevere svariate note positive, si ritrova anche inserito nelle Soste di Ulisse, prove tangibili di un team che sta lavorando unanime nella giusta direzione.
“Con il mio team siamo come i membri di una squadra di calcio e solo facendo squadra possiamo vincere. Sono molto orgoglioso di loro e di come sono innamorati del lavoro che fanno – dichiara Pietro La Torre – I riconoscimenti ci sono, ma sono anche la naturale conseguenza di un processo che rispecchia il nostro operato e il rapporto che instauriamo con la clientela. A parer mio la chiave del successo sta nel non considerarsi primi, ma ultimi così da avere sempre la voglia di cresce e migliorare per fare bene”.
Aggiungi un commento