E’ un cibo che piace, nutre e soddisfa ed è democratico e trasversale ed infattti piace ad un italiano su due.
Prodotto antico quanto in continua evoluzione, inizia con la “P” e non è un caso che sia identificato nel menù come “il primo” perchè la pasta, per la Dieta Mediterranea, è la regina della tavola. E va sottolineato che proprio la Sicilia, in particolare quella occidentale, può fregiarsi del titolo di “terra natia” della pasta che venne importata dagli arabi che la dominavano, già nell’anno mille. E quest’ anno, ed è la novità, la pasta born e made in Sicily diventa protagonista alla 55^ edizione del Vinitaly, tempio del nettare di Bacco, dal 2 al 5 aprile nel padiglione dedicato alle bio eccellenze per il Salone Internazionale dell’Agroalimentare di qualità con la filiera cerealicola siciliana dell’azienda agricola Vescera che dal 1890, trasforma i grani antichi siciliani. Ed il 5 aprile doppio appuntamento alle 11, al Padiglione 2 della Regione Sicilia per un’edizione special di pasta &vino con il cuciniere Pastaio Matto, al secolo Salvo Terruso e Gianni Giardina, enologo IRVOS.
“ Abbiamo rilevato a Corleone, nella provincia di Palermo, un pastificio di lunga tradizione artigianale dove i mastri pastai lavorano da generazioni. Qui è nato il pastificio Vescera con i grani antichi siciliani bio che la mia famiglia coltiva e trasforma da ben 8 generazioni”. Mattia Vescera, 40 anni, bakery chef formatosi nella prestigiosa scuola internazionale di cucina Alma di Gualtiero Marchesi, parla con orgoglio della sfida che lo vedrà protagonista al Vinitaly, insieme alla moglie Emilia Disclafani ed alla sua family. “ La pasta è prodotta- spiega- con due soli ingredienti acqua e farina di semola di grani antichi siciliani bio che, voglio sottolineare, non contengono fitofarmaci, micotossine e nessun’altra sostanza che possa alterare la alte qualità del prodotto, la cui lavorazione ed il confezionamento avvengono nello stabilimento di Corleone, alle porte di Palermo” . Perciasacchi (buca sacchi) e Tumminia ( Timilia), le antiche varietà utilizzate per la pasta che diventa così un primo salutare e ricco di proprietà organolettiche in un periodo in cui cresce l’allarme degli allergologi per l’Italia con circa 800 mila persone a rischio di allergie.Da anni infatti i Vescera portano avanti delle ricerche insieme alla Stazione Sperimentale di Caltagirone, dell’Università di Catania e di altri centri di ricerca. E Franco Vescera, papà di Mattia, nato nel Gargano ma cresciuto in Brianza e fermatosi in Sicilia per amore della sua Marinella, ha trovato qui humus fertile per coltivare l’archeologia, sua grande passione, riportando alla luce i genoma di grani siciliani.
Tumminia, Russello, Perciasacchi sono soltanto alcune delle circa 50 varietà di grani born in Sicily che i Vescera seguono nei diversi siti siciliani con particolare attenzione anche a Pantelleria, che con i suoi 6.500 ettari di terreno, è la più grande delle Isole minori. Stanno realizzando un percorso colturale e culturale di riscoperta dei grani antichi da promuovere insieme ai prodotti principi della “Perla del Mediterraneo” come i capperi, i pomodorini lasciati essiccare al sole, all’iconico Passito “perché il cibo – dice Franco- sia volano di uno sviluppo sostenibile del territorio affermandone l’identità”. Al Vinitaly, la famiglia Vescera dà appuntamento con un ricco calendario di appuntamenti che vede in pole position, insieme alla pasta, anche il pane, iconico simbolo della cultura gastonomica italiana. Appuntamento domenica 2 aprile alle 16, 30 al SOL con il benessere e la bontà dei pani“emozionali” ottenuti da farine Maiorca, Perciasacchi, Tumminia realizzati hand made dai bakery chef Mattia e Jacopo Vescera. Lunedì 3 aprile alle h.12,00 si continua con il cooking show del Pastaio Matto, al secolo Salvo Terruso, con la pasta di grano duro siciliano protagonista insieme al gusto del pesto ligure e l’olio evo Taggiasca bio.Martedì’ 4 aprile, alle h.15,00 l’arte dei bakery chef Matia e Jacopo Vescera, “sposa” la nocciola tutto pane ed i sapori dell’ Alto Adige in un connubio senza confini, all’insegna del buon gusto. Mercoledì 5 aprile doppio appuntamento al Sol con la pasta di grano duro sicilino Tumminia per il recupero del gusto ancestrale a cura del cuciniere Salvo Terruso e , alle ore 11, nell’area della Regione Sicilia (pad. 2) il cooking show a cura dell’azienda Vescera con la degustazione di pasta di grano duro siciliano bio in abbinamento ad una selezione di vini siciliani. Protagonisti, il backery chef Mattia Vescera, Salvo Terruso, Vescera chef Ambassador e Gianni Giardina, enologo dell’Istituto Regionale Vini ed Olii Sicilia. “Prepareremo- dice Mattia- casareccie di Tumminia con guanciale di suino nero dei Nebrodi , hummus di ceci pasha e crema di Maiorchino, perchè- sottolinea Mattia Vescera- oggi il consumatore è sì attento alla qualità, esigente, rispettoso della natura, con un modello alimentare sano, ma non vuole di certo rinunciare ai piaceri del gusto”.
Aggiungi un commento