L’autenticità dei sapori del Mediterraneo
Un ambiente rustico, caratteristico e d’atmosfera, interprete di rilievo dell’eccellenza del gusto eoliano. Nel 1910, il ristorante da Filippino (ai tempi si chiamava “Belvedere”) era una modesta trattoria con piatti a base di pescato. Dal secondo dopoguerra diventa un punto di riferimento culinario.
Secondo la leggenda, il ristorante ha ospitato anche il pittore Monet che, per pagare un conto, lasciò in pegno un suo quadro.
Lo Chef Lucio Bernardi è l’emblema dei sapori autentici della cucina mediterranea, che sotto la sua supervisione si sposano sapientemente ai fornelli.
Per conoscere meglio la sua visione del mondo gastronomico, lo abbiamo intervistato per voi.
Chi sei e cos’è la cucina per te?
Sono Lucio Bernardi, Chef Patron del Ristorante “Filippino”, locale storico dell’Isola di Lipari.
Ci racconti com’è nata la tua passione?
Ho iniziato a 15 anni nel periodo estivo con mio padre e, con il passare del tempo, sono stato conquistato sempre più dal mondo della cucina, dove non si finisce mai d’imparare.
Come definiresti la tua cucina?
Semplice, legata agli ingredienti del territorio e soprattutto al pesce.
È possibile innovare mantenendo salde le radici nella tradizione?
Si.
In che modo il territorio entra nella tua cucina?
Ho sempre privilegiato tantissimo i prodotti delle nostre Isole. Ritengo di essere stato il primo a promuovere a livello internazionale i capperi ed i pesci, in particolare il pesce azzurro, aguglia e le zuppe (zuppa del nonno, zuppa di borlotti con sarde e finocchietto) che da tantissimi anni riscuotono il gradimento da parte dei clienti.
Qual è e com’è nato il tuo cavallo di battaglia?
Le paste ripiene, le salse a base di capperi ed il pesce a cui sono legato in maniera estrema.
Quale ingrediente ritieni indispensabile per il tuo lavoro?
L’attrezzatura, i collaboratori ed i prodotti di fascia alta.
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