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4 chiacchiere con… Il Consiglio di Sicilia

4 chiacchiere con... Antonio Cicero, Chef de Il Consiglio di Sicilia a Donnalucata (Ragusa)
Il Consiglio di Sicilia | Donnalucata | Ragusa

Il tempo che vi facciamo trascorrere con noi diventerà un ricordo

Non aspettatevi fuochi d’artificio e miracoli nel piatto. L’idea di Antonio e Roberta – Il Consiglio di Sicilia – è che in questa felicissima terra, rischiarata da stelle della ristorazione, vogliono essere diversi.

Vogliono darvi gli ingredienti di prima qualità dell’alta ristorazione, ma senza fronzoli e senza esibizionismi che non gli appartengono. La loro parola d’ordine è: semplicità.

Quello che vogliono è che da loro stiate bene: cioè non solo che assaggiate cose buone, che beviate buoni vini, ma che stiate proprio completamente bene, che tutto intorno a voi sia bello ed accogliente.

Ogni giorno, ogni sera, Antonio e Roberta vanno in scena, con ben chiaro un obiettivo: il tempo che vi fanno trascorrere con loro diventerà un ricordo. Ce la mettono tutta, ma tutta davvero, perché sia dolce e speciale.

Per conoscere meglio la loro visione del mondo gastronomico, li abbiamo intervistati per voi.

Chi sei e cos’è la cucina per te?

Sono Antonio Cicero, chef patron de Il Consiglio di Sicilia a Donnalucata. La cucina è un modo per accogliere e per rendere felici le persone.

Ci racconti com’è nata la tua passione?

Studiavo filosofia all’Università e tutti i miei compagni arrivavano la domenica sera con cibi preparati dalle mamme. Io vengo da una strana famiglia siciliana: né mia nonna né mia mamma hanno mai assettato una pignatta. Ho cominciato a preparare qualcosa io per me, da portarmi a Catania per la settimana, per non sfigurare con i miei compagni di appartamento.

Come definiresti la tua cucina?

Semplice, concreta, elegante. 

È possibile innovare mantenendo salde le radici nella tradizione?

Assolutamente sì. Venite ad assaggiare le nostre sarde a beccafico, per esempio, o i nostri spaghetti Taratatà, il nostro cannolo e persino il nostro gelo di limone.

In che modo il territorio entra nella tua cucina?

Beh, leggete i piatti che ho appena nominato. Ricette, ingredienti. Un esempio per tutti: il nostro dolce più nuovo, il Tiramisi: la risposta della Sicilia al tiramisu. Solo ingredienti locali.

Qual è e com’è nato il tuo cavallo di battaglia?

Io dico i primi, mia moglie dice i secondi. Secondo lei sono imbattibile nelle cotture.

Quale ingrediente ritieni indispensabile per il tuo lavoro?

Per un ristorante di pesce, l’ingrediente è ovviamente il mare. Cerchiamo tutti insieme di averne cura. A cominciare dai sacchetti di plastica che ci abbandoniamo e che poi finiscono nella pancia dei pesci. Un aspetto triste, che deve farci riflettere e far cambiare rotta, decisamente! 

Date un’occhiata alla scheda dell’attività

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