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4 chiacchiere con Giuseppe Arena. Il maestro gelatiere messinese ci illustra le proposte estive a base di frutta fresca

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Classe ’75, è cresciuto tra gelati e granite nel laboratorio di famiglia fondato nella città dello Stretto nel 1945. È la storia di Giuseppe Arena che, sin da piccolo, ha seguito le orme del padre e del nonno. Grazie all’impegno, all’esperienza e alla sua maestria nell’arte del gelato è riuscito ad andare molto oltre tant’è che nel suo palmares spiccano vari titoli. Ha conquistato i 2 Coni nella Guida Gelaterie d’Italia del Gambero Rosso nel 2022, riconfermati anche nel 2023, entrando in tal modo nella schiera dei migliori gelatieri d’Italia.

Il talento di Giuseppe Arena si concentra soprattutto nei suoi “pezzi forti”: gelati e granite. È un artigiano curioso che “sperimenta l’accostamento di prodotti di alta qualità, stando attento alle esigenze dei consumatori e mantenendo un senso etico e di responsabilità nei confronti dei suoi clienti”, per usare le sue parole per definirsi. Arena ci illustra il suo modo di concepire l’arte della gelateria, dove il rispetto della filiera corta, del territorio e l’identificazione dei desideri dei suoi estimatori vanno a braccetto.

Come nasce la sua avventura nel mondo della gelateria?

Tutto nasce dalla passione che mi hanno trasmesso mio nonno e mio padre. Sono cresciuto nel laboratorio di pasticceria e gelateria di famiglia a Ganzirri, nella zona nord di Messina. A 7 anni ho preparato la prima granita al limone. Oggi l’orgoglio più grande è che mio figlio, ancora giovanissimo, sta seguendo la mia strada ed è già un apprezzato pasticcere e gelatiere.

Quanto è importante per lei lavorare in questo settore?

Ha un grande significato perché ogni giorno di più mi rendo conto che regaliamo felicità, dolcezza e momenti belli a tutti coloro che ci scelgono. Il mio è un lavoro bellissimo a cui do un valore affettivo e morale.

Può descriverci la sua filosofia di produzione?

La filosofia è artigianale. Seleziono personalmente le materie prime che utilizzo per preparare gelati, granite, sorbetti e dolci. Le mie preparazioni rispettano la stagionalità e utilizzo frutta a guscio di altissima qualità e tantissima frutta fresca a km zero. Dai gelsi ai limoni, dalle fragole al mandarino, tutto proviene da filiera corta perché ho molto rispetto del territorio e un grande occhio di riguardo per il cliente.

Al Messina Street Food Fest lei ha presentato il cono cannolo. Come ha concepito questa sua specialità e cosa rappresenta per lei?

Ad ogni evento presento una nuova specialità. Al Messina Street Food Fest avevo presentato il cono cannolo gelato, che è stato molto apprezzato. Quest’anno in occasione del Messina Street Fish, che si è svolto a Capo Peloro, ho inventato un cestino di biscotto morbido (lingua di gatto) con sorbetto agli agrumi siciliani: arancia, mandarino e limone. Un dessert freschissimo e sublime che si sposava bene con la manifestazione in riva al mare.

Cosa ci propone per la stagione estiva?

In estate mi piace utilizzare tutta la frutta fresca per i miei sorbetti. Quindi nella mia gelateria a Ganzirri, oltre ai tradizionali gusti, sono disponibili sorbetti al melone cantalupo, ai gelsi, all’anguria, alle pesche, ecc. Adesso sto lavorando a un gelato gusto macedonia con tre frutti dell’estate.

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