Sicilia da Gustare ha intervistato Daniele Ventura, classificatosi tra gli 8 finalisti che parteciperanno alla giornata finale della cocktail competition di Amaro Montenegro, per saperne di più sulla sua storia.
Daniele Ventura, classe 1995, titolare di Smiley Steak House (www.smileyburger.it) noto Cocktail Restaurant inserito nel cuore di Capo d’Orlando, è entrato nella rosa degli 8 finalisti che parteciperanno alla Finale Nazionale di The Vero Bartender (https://www.theverobartender.it/) a Milano i prossimi 17 e 18 marzo. Si tratta della mixology competition organizzata dall’Amaro Montenegro, che spazia nel tempo tra i principali momenti della storia dei cocktail.
Daniele, qual è stato il tuo approccio al mondo della mixology?
La mia passione è nata sin da quando avevo 15 anni. L’esperienza più importante a livello formativo, che mi ha fatto avvicinare a questo mondo e ha arricchito il mio bagaglio culturale nel campo della mixology, è stata quella come bartender nel 2016 presso il Ristorante The Gilbert Scott di Londra. Dopo questa parentesi formativa sono rientrato in Sicilia e, nel giugno 2017, ho aperto il mio Cocktail Restaurant: lo Smiley Steak House.
Raccontaci qualcosa di Smiley Steak House.
Il nostro obiettivo è prenderci cura dei clienti cercando di far trascorrere un’esperienza culinaria ricercata a livello di Food & Beverage. Per tale motivo abbiamo lanciato quest’inverno un nuovo format intitolato “The Social Table”. Si tratta di una cena all’insegna della convivialità e del buongusto dove i commensali prenotano e spesso neanche si conoscono. Io cucino e preparo i cocktail a vista. Si condividono insieme i drink e le portate per degustare i vini delle cantine con un percorso di food pairing. La squadra di Smiley Steak House è composta da dieci persone e facciamo parte dal 2023 del circuito di eccellenza di Masters of Aperitivo Club di Campari Academy. La nostra mission è regalare e regalarci, nell’ambito del lavoro, delle emozioni uniche. Ogni giorno è una scoperta e siamo stimolati a fare di più e condividere le nostre scoperte con i clienti. Nel novembre 2023, come Smiley, abbiamo partecipato a un’altra finale. Difatti, la nostra barlady Alessandra Lollo si è aggiudicata la finale di Bar Italia a Cannes.
Quale tipo di proposta enogastronomica offrite?
Smiley Steak House offre una proposta enogastronomica incentrata su tagli di carne premium, burger artigianali, pane e salse home made.
Come definisci la tua filosofia di lavoro e dell’arte di bartender?
Per me il mondo del beverage è gioia e condivisione, ponendo sempre attenzione al bere responsabile. La filosofia che cerco di trasferire ai miei collaboratori è quella di regalare un’esperienza positiva al cliente ogniqualvolta sia in cerca di relax presso la nostra realtà. Tra gli aspetti che mi interessa curare maggiormente vi è quello di centrare il drink perfetto, l’hospitality e il servizio in modo tale che l’esperienza diventi unica.
Qual è l’approccio al cliente di Smiley Steak House?
Il nostro obiettivo è prenderci cura dei clienti cercando di far trascorrere loro un’esperienza culinaria ricercata a livello di Food & Beverage. Per tale motivo abbiamo lanciato quest’inverno un nuovo format intitolato “The Social Table”. Si tratta di una cena all’insegna della convivialità e del buongusto dove i commensali prenotano e spesso neanche si conoscono. Io cucino e preparo i cocktail a vista. Si condividono insieme i drink e le portate per degustare i vini delle cantine con un percorso di food pairing.
Com’è nata l’idea di partecipare al The Vero Bartender?
Quasi per caso. Non avevo mai partecipato ad alcuna competizione. Su 300 partecipanti iscritti alla competizione, mi sono qualificato tra i 16 che hanno preso parte alla Live Audition del 19 febbraio scorso a Napoli. Poi siamo rimasti in 8 finalisti, che andranno a Milano per la giornata finale i prossimi 17 e 18 marzo.
Raccontaci qualcosa di The Vero Bartender.
The Vero Bartender è la cocktail competition organizzata dall’Amaro Montenegro. Il vincitore andrà a New York alla Global Final in occasione del Bar Convent di Brooklyn. Il tema scelto per l’edizione di quest’anno riguarda gli anni ’90 e i cocktail di quel periodo utilizzando l’Amaro Montenegro come protagonista della ricetta. Quello che rimane dell’esperienza della competizione è soprattutto la convivialità con tutti i colleghi.
Con quale cocktail sei riuscito a entrare nella rosa dei migliori 8 che parteciperanno alla Finale di The Vero Bartender per il titolo di campione italiano?
Per il mio cocktail ho tratto ispirazione dal Long Island. La particolarità risiede nel fatto che ho preparato con le mie mani il tè utilizzando il lapacho, la guayusa e il cioccolato. Ho preparato un cordiale con questi tre elementi che, assieme al Montenegro, trova l’equilibrio perfetto al palato. Poi ho aggiunto uno splash di soda e spuma agli agrumi di Sicilia. È un cocktail che profuma di spezie ed erbe aromatiche, ma allo stesso tempo si sente il sapore deciso del legno e degli agrumi. Va servito freddo o caldo. A voi la scelta. È una scoperta.
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